Durante i giorni di quarantena i musei più famosi del mondo hanno organizzato visite virtuali e l’arte si conferma medicamento per le menti ingabbiate e al riparo dal Coronavirus.
Un’idea originale è stata quella del Getty Museum di Los Angeles, che ha proposto agli utenti di sfruttare ciò che si ha in casa per replicare dipinti famosi. E’ questa la challenge: scegliere un’opera d’arte e ricrearla, usando oggetti e persone da casa. La rete è stata inondata di bizzarre reinterpretazioni artistiche che sono state pubblicate sulla pagina Facebook del museo americano. Tra i capolavori reinventati il famosissimo “Urlo” di Munch nella versione della signora, evidentemente provata, come tutti, dall’isolamento sociale. C’è anche la “natura morta” dell’artista francese Jean- Siméon Chardin rielaborata con i prodotti in scatola, compagni di questa quarantena messa a dura a prova dalle file per fare la spesa. Poi c’è anche il riadattamento molto profano de “La Madonna con il bambino” del Maestro della Santa Cecilia che inserisce nella foto un cucciolo di Bulldog al posto del bimbo.
E l’arte sfida il Coronavirus anche in Italia grazie al filmato della compagnia teatrale Retropalco di Acquapendente, alle porte di Viterbo, che racconta, con ironia, attraverso i grandi capolavori, le nuove abitudini sociali dettate dall’emergenza sanitaria.
Il video diventa virale e strappa un sorriso melanconico di fronte a teatri deserti, a musei chiusi, concerti annullati. Il mondo dorato della lirica, ambasciatrice dell’Italia nel mondo è in forte difficoltà. Se ne rendono conto anche i lontani cinesi che sui pacchi d’aiuto per l’Italia hanno scritto i versi di Turandot. La domanda non è quando ripartire, ma come farlo. In attesa che il sipario si rialzi di nuovo, ascoltiamo il “Nessun Dorma ” di Giacomo Puccini nell’interpretazione del grande Luciano Pavarotti.