“Quedate en casa”. “Resta a casa”.

Risuona questo messaggio in tutto l’Ecuador, messo in ginocchio dal Coronavirus e che ha già infettato 3000 persone.
Ospedali sovraffollati, cadaveri nelle strade oppure gettati nell’immondizia, avvolti in sacchi di plastica o dati alle fiamme.Il sistema funerario è al collasso. Il Presidente Lénin Moreno aveva annunciato la creazione di una task force per gestire l’emergenza, ma i cadaveri aumentano sulle strade.

Mancano ambulanze e gli obitori sono saturi. Nella città di Guayaquil, cuore economico del Paese, dove si registra il numero più alti di contagi, si lavora alla creazione di una fossa comune  in cui seppellire i morti. Vista la mancata risposta delle autorità, le famiglie sono costrette a lasciare i loro morti in strada, per evitare la contaminazione. A causa della paura del contagio delle pompe funebri e il lunghissimo coprifuoco, nessuno recupera le salme.

E il caldo accelera il livello di decomposizione dei corpi. Anche gli ospedali sono diventati focolaio del virus. Al posto delle mascherine i medici usano protezioni fatte con le bottiglie di plastica, mentre i malati affollano le corsie dei reparti senza assistenza. Il sistema sanitario pubblico è insufficiente. Mancano respiratori, nebulizzatori, guanti e disinfettanti. Sono in molti a criticare la risposta lenta e debole del regime che ha appena pagato 320 milioni di dollari ai creditori internazionali per sanare il debito estero.

Quei soldi sottratti alla spesa pubblica per la salute nel Paese e oggi duramente colpito dalla pandemia. E’ mancata una corretta informazione sulla gravità della pandemia. Le restrizioni e il distanziamento sociale sono stati imposti troppo tardi dal Governo e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Ecuador potrebbe avere più di 800.000 persone infettate da Covid-19. Si chiede al Presidente Moreno misure efficaci per proteggere la vita dei cittadini, delle popolazioni indigene e quelle rurali.

Mentre le cifre del contagio aumentano, i corpi vengono bruciati nelle strade e si parla di 400 morti per Covid-19 in stato di decomposizione, che aspettano la sepoltura. Il video, che state per vedere, mi è stato mandato da un nostro follower, Fernando, che è nato in Ecuador, ma che oggi vive in Italia ed è in forte apprensione per le sorti del suo Paese. Il video è una testimonianza drammatica di quanto sta accadendo nel Paese sudamericano. Una scena  che lascia senza parole. Sembra l’inferno sceso in terra.