Ho incontrato una ragazza al parco stamattina, con una cucciola di quattro mesi. 
Chiacchierando mi ha raccontato che l’allevatrice le ha consigliato di far dormire la piccola chiusa in kennel, di notte, “per limitare i bisogni in casa”.
 
 
Che voi ci crediate o no, il discorso del limitare i bisogni in casa con la forza, perché chiudere un cucciolo in gabbia è usare la forza, è uno dei discorsi che ci tocca affrontare più frequentemente. 
 
Chi di voi ha figli, o ha a che fare con bambini molto piccoli, sa quanto sia complicato togliere il pannolino. Vero?
Saprete anche che i pediatri, gli psicologi e gli educatori, consigliano di iniziare la pratica dello “spannolinamento” solo quando il bambino abbia raggiunto una maturità fisiologica e cognitiva, che gli permetta di affrontare questo grande passo senza troppi traumi. 
Di solito, questo avviene intorno ai due anni. Chiaramente ci sarà il bambino più precoce e il bambino che, invece, avrà bisogno di più tempo. 
Tra l’altro, uno “spannolinamento” di successo, non garantisce che non capitino più incidenti di alcun tipo. Possono capitarne, invece…anche fino ai 5/6 anni. 
Giusto?
 
Bene, fatta questa parentesi sui cuccioli bipedi, vorrei portarvi a riflettere su una serie di cose.
La prima è: se si accetta comunemente che il bambino sia in grado di smettere di fare i propri bisogni quando capita ed inizi a controllarsi e a chiedere di poter usare il bagno, o ad usarlo in maniera autonoma, quando raggiunge una certa età ed una certa maturità, perché non possiamo dare lo stesso beneficio a un cucciolo?
 
Capiamoci, parliamo di una creatura di 2, 3, 4 mesi, che fisiologicamente parlando non può avere ancora il controllo degli sfinteri. Non può! 
Non può neanche avere la maturità cognitiva di chiedere, ogni volta che ha bisogno, che lo si porti fuori per espletare le sue funzioni fisiologiche. 
Quando si è così piccoli, quando scappa, scappa! 
 
È considerato pienamente normale, per un bambino, conquistare il controllo dei suoi bisogni nell’arco di 2/3 anni. Al cucciolo, invece, chiediamo di non sporcare mai in casa, o di farlo il meno possibile, lo sgridiamo se gli scappa un incidente di percorso fuori dalle traversine – e anche questo è un argomento da considerare – e cerchiamo di addestrarlo con la forza a tenersela per più di quanto il suo corpicino sia fisiologicamente pronto a fare. 
Dov’è la giustizia in tutto questo, dove la correttezza e dove le grandi tecniche di addestramento?
 
Se non volete raccogliere bisognini in giro per casa per qualche mese, non prendete un cucciolo. Sono processi di crescita assolutamente normali. Se vi lamentate perché il cucciolo non la fa sulla traversina, magari chiedetevi se è sporca e gli fa schifo, visto che voi in un bagno sporco non andreste mai, o se è posizionata in un posto che sia confortevole per lui. Non penso vi piacerebbe usare un bagno con pareti a vetro, o posizionato in mezzo a un corridoio e senza porte. Pensate che magari per un cucciolo possa essere lo stesso.
Se volete che il cucciolo impari a fare i suoi bisogni fuori casa, dovete dedicargli tempo, non chiuderlo in gabbia. 
Bisogna che esca e che esca spesso, negli orari giusti: dopo aver mangiato, dopo aver giocato, dopo essersi svegliato dal riposino… questi sono i momenti critici. 
 
Il cucciolo non è un adulto in miniatura, è un cucciolo. Ha bisogno che gli dedichiate tempo, non che lo chiudiate in gabbia di notte, perché così non sporca, e di giorno quando non ci siete, così non vi smonta casa. 
 
Lascereste vostro figlio di due anni solo in casa otto ore al giorno, magari chiuso in camera sua? Il pensiero vi fa rabbrividire? Lo chiudereste a chiave in camera sua perché non avete voglia di svegliarvi ed accompagnarlo in bagno quando vi chiama, un paio di volte per notte, magari col rischio che se la faccia addosso e resti tutta la notte bagnato e sporco nel suo lettino? No?
E perché allora con un cucciolo pensate sia possibile? Questo io mi chiedo. Non è questione di saperne di cani, è questione di buonsenso nudo e crudo. 
 
 
Si pensa ancora che prendere un cucciolo sia più facile che non prendere un adulto, perché tanto poi si abitua meglio alle routine della famiglia. Ma prendere un cucciolo è, in assoluto, la cosa più difficile da affrontare. La cosa che richiede più tempo, più dedizione, più pazienza, più impegno che possiate immaginare. Avete in casa un individuo che è creta nelle vostre mani e sarà vostra responsabilità farne un adulto equilibrato, soddisfatto, competente e che non abbia subito traumi così gravi come dover trattenere la pipì per otto ore di fila, stando rinchiuso in una gabbia, isolato in un’altra stanza, mentre voi ve la dormite beatamente. 
 
Vorrei farvi mettere un attimo nei panni del cucciolo. Vorrei farvi ragionare su quanto fastidioso, doloroso, proprio fisicamente doloroso, umiliante e spaventoso sia doversi trovare in una situazione del genere. Se siete bravi cuccioli, poi, imparate a trattenerla soffrendo le pene dell’inferno e, probabilmente predisponendo il vostro organismo per una serie di problemi futuri e la vostra testa per una serie di problematiche legate all’attaccamento e all’accudimento, visto che nel momento in cui voi avevate bisogno, non si è fatto vivo nessuno. 
Se invece, non si voglia mai!, doveste cedere e far scappare la pipì, passereste tutta la notte sulla cuccia sporca e puzzolente, oppure sulle traversine, visto che magari la cuccia non ve la mettono perché altrimenti potreste sporcarla. Magari la mattina dopo, quando la padroncina viene a liberarvi da quella gabbia maledetta, vi becchereste pure una bella strigliata perché non siete riusciti a trattenere i vostri bisogni. 
 
Siete riusciti ad immedesimarvi? Vi è piaciuto fare la parte del cucciolo?
No?
Beh, pensate quanto possa non piacere a loro, che invece in questa situazione ci stanno, spesso e volentieri, realmente.
 
Nessuna creatura vivente dovrebbe essere rinchiusa in gabbia per modificarne il comportamento o per inibirne delle funzioni o delle motivazioni. Mai, nessuna creatura. 
Ma tantomeno i cuccioli, di qualsiasi specie. 
 
Se non siete pronti ad asciugare pipì per mesi, condividere il riposo col cucciolo, passare giornate intere ad avere cura dei loro bisogni che, ripeto, non sono gli stessi di un cane adulto (dovrà pure entrarvi in testa prima o poi, no?!), per favore: NON PRENDETE UN CUCCIOLO.
 
 
Ci sono tanti, ma tanti cani adulti che aspettano di trovare casa, nei canili, negli allevamenti, nei rescue.
Cercate di fare la scelta giusta, tenendo presente che i vostri bisogni, nel momento in cui voi decidete di mettervi in casa un cucciolo e non viceversa, verranno sempre secondi ai loro, almeno finché non saranno più del tutto affidati a voi e bisognosi delle vostre cure costanti. 
 
 
Buon cane a tutti e abbasso le gabbie, sempre.