Negli ultimi tempi è sempre più probabile incontrare persone e in particolare tatuate in posti sempre più visibili come collo, faccia e mani. Se una persona si tatua la mano vuol dire che non è il primo tatuaggio che si fa. Infatti generalmente il primo tatuaggio viene fatto in posti dove non si vede, schiena, avambraccio, retro del collo, ecc…Da una ricerca del 2015 sembra che il 13% degli italiani sia tatuato. Secondo me in questi due anni la percentuale è aumentata, e non di poco.
Che significato profondo ha tatuarsi?

È molto facile cadere nella banalità e nella generalizzazione quando si vuole rispondere a questa domanda. Allora io parto dal mio vissuto e cercherò di ampliare la mia riflessione a persone che conosco che hanno tatuaggi e a persone che non conosco come calciatori e rockstar.
Le persone che si tatuano hanno sempre voglia di dire qualcosa. A volte in modo palese scrivendoselo direttamente sulla pelle, altre volte simbolicamente attraverso figure di animali, insetti o rettili. In altri casi attraverso figure geometriche, i cosiddetti “tribali”, che spaziano geograficamente dalla Polinesia alle figure celtiche del Nord Europa.
Anche la parte del corpo tatuata è importante. Bisogna però capire che una persona inizia da un primo tatuaggio e, secondo me, quello è il più importante. Poi magari arrivano gli altri che non sono da sottovalutare soprattutto considerando l’arco temporale che intercorre tra i diversi tatuaggi.
Penso che un tatuaggio attragga sempre l’attenzione dello sconosciuto e se mi faccio un tatuaggio dietro l’orecchio è perché voglio che il tuo sguardo cada proprio lì. Chi si fa un singolo tatuaggio sulla schiena, in un posto che non può vedere, molto probabilmente è una persona timida, che si sente in colpa nei confronti dei genitori che non approvano direttamente o indirettamente il tatuaggio e non vuole vivere sensi di colpa vedendolo costantemente. Chi si tatua la faccia è una persona a cui piace la sfida. Il primo che io ricordo con un tatuaggio sulla faccia è stato Mike Tyson.

Sicuramente molti taboo nei confronti di chi si tatua sono caduti e non penso nemmeno che si possa considerare ancora una moda. Siamo sempre più bombardati da informazioni e comunicazioni di vario genere. Vogliamo sempre dire qualcosa. Facebook, Instagram o Twitter ne sono l’esempio più lampante, allora cosa c’è di meglio che esprimere qualcosa con il proprio corpo?
Il tatuaggio rappresenta un modo diretto ma allo stesso modo indiretto per esprimersi. Il tatuaggio sempre più dilagante rappresenta la voglia delle persone di dire: “guardami che ho qualcosa da dire, perché esisto, ma so che non sarà per sempre, per questo motivo lo devo mettere in bella evidenza”.



