Yum Dolma!

“Yum Dolma!” è la frase con la quale mi esprimo quando mia madre mi dice di aver cucinato i Dolma. Un piatto popolarissimo, non solo tra gli iraniani ma anche tra gli armeni, turchi, azeri, greci e alcuni paesi del Mar Baltico.

Dolma deriva dalla parola turca dolmak, che significa “essere farcito”. Nella Persia arriva già nel diciassettesimo secolo. Un chef della corte di Nāṣer-al-Dīn Shah per la prima volta introdusse questa pietanza nella cucina persiana e diede ricette per farcire le foglie di vite, foglie di cavolo e melanzane.

In un’ etimologia alternativa essa proviene dall’armeno տոլմա [tolmɑ] o դոլմա [dolmɑ], che deriva dalle parole toli, “foglie di vite” e ma “avvolto”. Inizialmente, in armeno classico, il piatto si chiamava Tolimis, che significa “carne in foglia d’ uva”. Col passare del tempo, come spesso accade con le desinenze delle lingue indoeuropee come l’armeno, Tolimis si trasformò in Tolim, seguito da Tolima e infine Tolma.

Si tratta, semplicemente, di differenti verdure ripiene, come le foglie di vite, melanzane, cipolle, zucchine, pomodori e le foglie di cavolo. Queste verdure vengono infatti riempite con il misto della carne rossa macinata, riso, erbe aromatiche e varie spezie. Con le foglie si fanno dei rotoli. Questa operazione richiede un po ‘di tempo e di pratica.

Ci sono tanti modi per preparare questo piatto ma il mio modo preferito è mangiare queste verdure arrotolate e farcite con il gusto aspro dello yogurt. I Dolma sono versatili e si possono gustare in tanti modi. Possono essere mangiati anche freddi. E’ questo un altro motivo per cui mi piacciono tanto i Dolma.

Le foto, qui sotto, sono una dimostrazione dettagliata di come si fa questo buonissimo piatto. Vorrei lasciare che siano queste foto a parlare.