Martino di Tours (in latino Martinus; Sabaria, 316 circa – Candes, 8 novembre 397) è stato un vescovo cristiano del IV secolo. Egli è conosciutissimo per via del taglio del suo mantello. Essendo Martino anche un militare, durante una ronda notturna nel freddissimo inverno del 335, incontrò un mendicante seminudo. Vedendolo sofferente, tagliò in due il suo mantello e ne donò una metà al mendicante.
Moltissimi paesi italiani hanno come Santo Patrono San Martino. Grandi feste e ricorrenze si organizzano per festeggiare l’11 Novembre, giorno a lui dedicato. In Veneto, i bambini, armati di pentole, coperchi e mestoli, girano per le città entrando nei negozi e chiedendo caramelle e dolciumi, accompagnando la richiesta da una tradizionale filastrocca in dialetto. Per questa ricorrenza, nelle provincie di Venezia e Padova, viene preparato il tradizionale dolce di pastafrolla a forma di cavaliere su un cavallo e mantello, ricoperto da cioccolato o varie glasse e moltissimi dolcetti.
Vi voglio portare in uno dei paesi che fa della “sagra di San Martino”, il momento più importante dell’anno. Siamo a Piove di Sacco, in provincia di Padova, una cittadina di 21.000 abitanti e caratterizzata da uno strepitoso centro storico, ricco di storia e arte. Gli antichi porticati sono mèta di passeggiate esclusive per i residenti e per i visitatori. Qui troviamo bellissimi negozi, biblioteca, centri culturali, lussuosi bar e ristoranti. Nella piazza, l’antica torre Carrarese svetta accanto all’imponente Duomo.
Lo stemma araldico di Piove di Sacco, riporta proprio San Martino in procinto di tagliare il mantello. Già ad inizio Novembre comincia una delle più belle e partecipate sagre di fine stagione. Ogni sera, nella grande piazza, un enorme luna park è a disposizione di giovani, famiglie, bambini. Grandi capannoni sono custodi delle ricette di cucina veneta tipiche della zona e della stagione. Qui possiamo infatti gustare la trippa, i bigoli in salsa, il vino novello e, come da tradizione, le caldarroste, le patate dolci (dette “patate mericane” perché provenienti dall’America), le fave, le arachidi, le noci, le nocciole tostate e le “stracaganasse”, ovvero le castagne secche che “stufano le ganasce” per quanto si devono masticare.
La mattina dell’11 Novembre, si svolge nel piazzale dell’Ex Foro Boario, una delle più grandi fiere di animali da fattoria del nord Italia. Qui vediamo ancora i famosi “mercantini”, figure riconosciute da venditori e compratori che, muniti del loro tipico cappello, foulard e bastone bianco, mercanteggiano tra chi vende e chi compra, stabilendo il giusto prezzo per il capo di bestiame che si sta trattando. Al momento giusto, i due, compratore e venditore si stringono la mano, il mercantino appoggia la sua sulle due mani strette e quello diventa un “patto”, un legale contratto di compravendita assolutamente da rispettare. Al mercantino va riconosciuta una giusta percentuale sulla vendita.
Tradizioni da rispettare, gusti da preservare, magie incantate per i più piccini, a Piove di Sacco durante la fiera migliaia e migliaia di persone per far parte di questo antico rituale che richiama genti da ogni dove e che giungono per acquistare, vendere, vedere, curiosare o semplicemente per “stare insieme” gustandosi un bel panino con la porchetta o con qualche salume della zona, senza far mancare, ovviamente, el “goto de vin” (bicchiere di vino). Piove di Sacco vi aspetta anche quest’anno.