Parigi é la capitale della regione Ile de France, l’unica attualmente non autorizzata ad aprire bar, ristoranti perché zona « arancione », con più casi di Covid. Come un po’ dappertutto in Europa i casi di infezioni stanno diminuendo, ma nella regione più popolata di Francia il governo rimane prudente. Si può vendere da mangiare e bere, ma solo se i clienti consumano all’esterno, non all’interno dei locali. Allora come fare? Il municipio di Parigi ha autorizzato i commercianti ad estendere i dehors, a mettere sedie e tavolini per strada, ad occupare spazi prima non autorizzati e questo fino al 30 settembre. Sui 18500 locali (bar, caffè e ristoranti) che possiede la capitale il 40% ha rinunciato a riaprire il 2 giugno, ma il 60% ha occupato i marciapiedi, i parcheggi auto e ha ottenuto di rendere molte strade pedonali per poter « allargare » il proprio commercio. Il comune sta trattando un dossier per rendere pedonali almeno 40 strade supplementari.

Allora via all’aperitivo sul marciapiede, al caffè bevuto tra amici sull’asfalto….ma che dire, al momento sono tutti felici di poter uscire, ritrovarsi e « condividere » con gli amici é un piacere indiscutibile.

Allora dalle 8 alle 22 si può occupare il suolo pubblico con un bicchiere in mano, stare con gli  amici seduti a tavolino (con le distanze richieste ovviamente), é cosi che i parigini cercano di tornare alla normalità. Qui si vive tantissimo nei caffè visto che gli appartamenti in genere sono piccolissimi, tutti, ma veramente tutti si ritrovano nei classici « bistrot ». E’ nata anche una nuova parola « apérues » da apéritif (aperitivo) e rue (strada) che con la complicità del bel tempo ha ottenuto subito un successo enorme tanto da far dimenticare a momenti che la crisi sanitaria non é ancora finita. Insomma, con un Kir in mano (tipico aperitivo francese composta da vino bianco e crema di cassis) e circondato da amici si sopporta meglio ogni crisi.

 

« Chi beve solo acqua ha un segreto da nascondere »  Charles Baudelaire