Amici di Matilde, ciao a tutti. Bentrovati. Perdonate la mia latitanza forzata ma, ahimè, ogni tanto devo anche io fare un tagliando e quello che sto facendo è un tagliando un po’ lungo e faticoso. Ma ogni tanto mi prende la voglia di uscire e di andare a “fare un giro” per il mio Veneto, Appena la situazione Covid ce lo ha permesso, la mia auto mi ha portato fino a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza. C’ero già stato, ma mai come questa volta ho apprezzato la bellezza della cittadina, la cura, il rispetto per un luogo che durante la grande guerra è stato di importanza vitale per l’Italia, il tutto ricordato nelle pagine di storia e dai musei dedicati, motivo di orgoglio per Bassano. Il nome dovrebbe derivare da “Fundus Bassianus”, latifondo della famiglia romana Bassius o Bassianus.

Il primitivo abitato era sul colle di Santa Maria, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici attribuiti agli Euganei. Agli Euganei è riferibile la necropoli di San Giorgio ad Angarano (XI-X secolo a.C.).
Successivamente si insediarono popolazioni Paleovenete e poi Cimbre (II sec. a.C.) che furono infine sottomesse ai Romani (I secolo a.C.).

I documenti storici sono anteriori al mille, si accenna alla Pieve di Santa Maria in Colle, l’attuale Duomo.
Bassano si contrapponeva ad Angarano, sulla riva destra del fiume, e probabilmente di quel periodo è l’edificazione di un ponte sostituito nel 1569, dopo l’ennesima distruzione per eventi naturali o bellici, dal celebre ponte progettato da Andrea Palladio.

Il territorio era possesso dei vescovi di Vicenza che diedero in feudo Bassano, Angarano e Cartigliano agli Ezzelini.  Alla morte, nel 1259, di Ezzelino III,il Tiranno, tutti i possedimenti ritornano per un breve periodo a Vicenza, è di questo periodo l’innalzamento  della Torre civica e l’allargamento della cerchia muraria.


Nel 1268 Bassano venne ripresa dai padovani e, alla caduta dei Carraresi, passò (con tutto il Canal di Brenta e l’altopiano di Asiago) ai Visconti subentrati agli Scaligeri. E’ del 1404, come per gran parte delle città venete, la ‘donazione’ a Venezia. Da quel momento, e fino alla caduta della Serenissima, la città diviene un importante e tranquillo centro agricolo e commerciale, Bassano è crocevia dei traffici tra Repubblica Veneta e Contee Vescovili e Germaniche. Nel 1483 imperversa la peste che sconvolge il tessuto sociale.

l più celebre dei monumenti bassanesi è il Ponte Vecchio, disegnato dal Palladio e più volte ricostruito, l’ultima volta dopo la seconda guerra mondiale a cura dell’Associazione Nazionale Alpini e da allora prese l’attributo di Ponte degli Alpini.
A fargli da contorno celebri osterie e grapperie e un piccolo museo degli alpini.

Bassano del Grappa è certamente uno dei luoghi più romantici e affascinanti d’Italia: sul Ponte di Bassano ci darem la mano ed un bacin d’amor…

 

Cosa visitare a Bassano

Il piccolo borgo di Bassano del Grappa, affacciato sul fiume Brenta, si visita in una giornata o un weekend all’insegna della storia e del relax. Ecco le tappe imperdibili attraverso la città. Il Ponte vecchio di Bassano del Grappa “Sul Ponte di Bassano, là ci darem la mano…” citava una vecchia canzone degli Alpini. Situato nel punto in cui il fiume Brenta si restringe, il Ponte vecchio o degli Alpini è da sempre simbolo della città di Bassano del Grappa. La sua struttura originaria era in legno, ma in seguito a esondazioni del fiume e danni provocati dalle guerre venne distrutto e ricostruito svariate volte. Nel 1567 l’architetto Palladio ne progettò una nuova ricostruzione, ma l’idea venne bocciata poiché il disegno proposto era troppo somigliante all’architettura dei ponti romani. Si optò quindi per mantenere come progetto quello originale, ma apportando soluzioni tecniche e strutturali all’avanguardia.

Nel febbraio del 1945 il Ponte fu protagonista nella difesa della città negli ultimi mesi del secondo conflitto mondiale: i partigiani, per proteggere Bassano del Grappa, fecero esplodere il Ponte, che venne poi ricostruito per volontà degli Alpini e inaugurato nel 1948. Il Ponte vecchio è tappa obbligata dell’itinerario ciclabile della Valsugana, interessante percorso tra Trentino Alto Adige e Veneto.

Museo Hemingway e della Grande Guerra

 

Il Museo Hemingway e della Grande Guerra merita certamente una visita. Proprio la “Sezione Uno” della Croce Rossa di stanza a Bassano del Grappa vantava tra i volontari anche il celebre Hemingway. Nelle cinque sale espositive è possibile ripercorrere le varie fasi del conflitto e ammirare la documentazione della “Collezione Hemingway”.

Una passeggiata sul fiume Brenta

 

In fondo al Ponte di Bassano è possibile visitare anche il Museo degli Alpini dove sono raccolti cimeli e documenti fotografici del corpo militare impegnato sul Grappa e su altri fronti di guerra. Uscendo dal ponte sul lato opposto al centro potrete fare una bella passeggiata costeggiando il Brenta per arrivare alla “via del tabacco” nota un tempo per le “masiere” dove veniva coltivato il tabacco. Da non perdere la bellezza di Villa Angarano Bianchi Michiel che è inserita tra le residenze palladiane patrimonio dell’Unesco, portata a compimento da Baldassarre Longhena. All’ingresso del Ponte un’altra cosa da vedere è la Grapperia Nardini, che oltre alle grappe classiche vi proporrà anche la “tagliadella” liquore tipico della zona. Una visita al Museo delle distillerie Poli soddisferà le vostre curiosità circa la produzione di questo famoso prodotto.

Il centro storico

Inoltrandovi nel centro storico di Bassano del Grappa, nella piazza centrale del Monte Vecchio ammirate l’imponente palazzo del Monte di Pietà e la casa Dal Corno Bonato, la cui facciata vanta affreschi di Jacopo Da Ponte detto il Bassano. Fermatevi al Castello degli Ezzelini e visitate il Duomo di Santa Maria in Colle. Da non perdere anche la chiesa di San Francesco, al cui interno si può ammirare la Madonna con il Bambino, Sant’Antonio e San Francesco. Non potrete non notare la Torre civica che domina l’intero centro storico, la torre risale al XIII secolo. Degno di visita il Tempio Votivo dei Caduti in stile neo gotico; ideato all’inizio del Novecento fu destinato dopo la Grande Guerra ad Ossario dei Caduti del Grappa. In questo luogo sono sepolti 6000 soldati.

Bella ed elegante, la città di Bassano del Grappa vi aspetta per un giro fra le sue vie e per un immancabile fotografia dal Ponte per immortalare un romantico paesaggio sul fiume che ha visto coppie innamorate di ogni generazione. Per concludere degnamente la giornata di visita, non vi resta che fermarvi in una trattoria a gustare i piatti tipici della tradizione, gustando a fine pasto una grappa locale (www.siviaggia.it)