Vi è mai successo di continuare a pensare e a ripensare ad un problema? Continuate a pensare e ripensare più volte, nell’arco della giornata, a quell’esame che vi preoccupa, a quel progetto di lavoro che “chissà se andrà bene” a quel ragazzo che “chissà se gli piaccio” ecc?

Il più delle volte poi la nostra mente è un’ottima regista di film horror e nel giro di pochi minuti cominciamo ad immaginare gli esiti più negativi di una situazione o di una scelta. Ecco, a questo punto stiamo rimuginando.

Badate bene il nostro rimuginare crea in noi la convinzione illusoria di poter risolvere il problema continuando a pensarci e ripensarci. In realtà la rimuginazione è un pensare al problema fine a se stesso.

 

Non risolve nulla quindi, anzi crea il problema che è appunto il fatto di sviluppare l’abitudine a rimuginare sulle cose. Più rimuginiamo e meno siamo lucidi e consapevoli per poter decidere ed agire in maniera consapevole. Rimuginare, di tanto in tanto, è un’attività normale ma per alcuni di noi può diventare una spiacevole abitudine che consuma molte energie e favorisce emozioni negative, quali ansia e tristezza.

 

Piccoli esercizi per imparare a smettere di preoccuparsi

Per allenarvi a gestire le vostre rimuginazioni potete provare a mettere in atto i seguenti esercizi:

  • Impariamo a gestire i “perché”della mente: quando i nostri “perché” sono rivolti al futuro e ai nostri obiettivi generano in noi motivazione, ma se sono rivolti al passato e ai nostri problemi generano in noi  Quante volte ti sei chiesto: “perchéè capitato proprio a me? “, “perché mi sono comportato in quel modo?“, “perché gli altri si sono comportati in quel modo? “… “perché, perché, perché? “. Una mente intenta a rimuginare è alla continua ricerca di spiegazioni per accadimenti passati che a volte sono privi di una motivazione razionale e che semplicemente dobbiamo imparare ad accettare. Ogni volta che senti arrivare uno di questi inutili “perché “, prova a ripetere nel silenzio della tua mente questo pensiero di Marco Aurelio, filosofo stoico, scrittore ed imperatore romano: “ Niente capita a nessuno, che questi non sia per natura in grado di reggere”

 

 

  • Ogni qualvolta vi accorgete che state per cominciare a rimuginare ditevi “STOP” e fissate poi un momento successivo (di una quindicina di minuti) in cui potrete dedicarvi interamente al vostro rimuginio. Es: se siete a pranzo col vostro partner e vi accorgete che siete distratti dal vostro rimuginio (ipotizziamo che siano le 13) ditevi “stop” e posticipate alle ore 18. Potrete quindi dedicarvi a questa attività dalle ore 18 alle ore 18,15. Quando arriverà l’ora stabilita potrete decidere voi se utilizzare quell’arco di tempo per ripensare al vostro problema o se quel quarto d’ora potrà essere speso per qualcos’altro. Questo piccolo stratagemma, che nella psicologia cognitivo-comportamentale prende il nome di dilazione del rimuginio” può sembrare all’apparenza semplice e banale ma nella realtà richiede un po’ di fatica e allenamento. Cominciate quindi ad allenare la vostra mente a gestire i pensieri negativi affinché i vostri film horror possano finalmente diventare dei piccoli cortometraggi! 🙂