Mi è stata concessa un’incursione tra cose belle, bellissime davvero. Chi le ha trovate e conservate, in un viaggio lungo una vita intera, racconta di un tempo lontano in cui scegliere un oggetto era andare alla ricerca di tesori nascosti seguendo istinto e suggestioni sconosciute. Vere immersioni in lontani suk profumati d’Oriente, quando ancora era possibile vivere e respirare quelle straordinarie atmosfere oggi proibite dagli sconvolgimenti della storia.
Della collezione privata che mi è stata mostrata, ho scelto di fotografare alcuni dei pezzi più piccoli: uno specchietto turco in argento, della prima metà del XX secolo; una borsetta in argento e niello proveniente dall’ Isfahan – Iran- di manifattura armena e dello stesso periodo, e due kalamdoum (portapenne) iraniani in papier-mâché del tardo XIX sec.