(In 50.000 per sperare in un futuro di pace)
Un caldo sabato pomeriggio di Maggio, gli spalti dello Stadio Olimpico di Roma gremiti: no, non è la solita partita di calcio o di rugby, ma un evento molto più importante, anzi storico! Si tratta della Giornata Mondiale dei Bambini, fortemente voluta da Papa Francesco, e oggi sono qui per incontrarlo in 50.000 venuti da ogni parte d’Italia e del mondo. Piccoli protagonisti per un evento che tutti ricorderemo e che ci porteremo nel cuore.
Anch’io sono qui con i bambini della Parrocchia di cui faccio parte e, credetemi, è davvero emozionante assistere a questo spettacolo.
Sono i bambini i veri portatori di gioia e spensieratezza, la loro spontaneità nel porre domande sul futuro è a volte spiazzante, fa riflettere su cosa e come si può rispondere per infondere nel loro cuore la speranza per un futuro di pace e serenità.
Papa Francesco diventa per tutti un nonno rassicurante, che sa soprattutto ascoltare e conversare, sorridere divertito quando il suo nome viene urlato al suo passaggio in auto, quando coloratissimi cappellini vengono agitati per salutarlo.
Si chiacchiera, si invoca più volte la pace nel mondo, si prega e soprattutto si canta! Ed è proprio rifacendomi all’ inno della GMB composto da Mons. Frisina che concludo il post su questa memorabile giornata:
“Siamo noi il futuro, siamo noi la vita, siamo noi il segno dell’amore”
Bambini, aiutate noi adulti a sognare, ad amare, a sperare!