Ciao a tutti,
quest’anno l’Inter ha vinto il campionato e i tifosi sono scesi in piazza a Milano per festeggiare il trionfo della squadra del cuore. Probabilmente in numerose città italiane gli interisti hanno manifestato la loro gioia per questo grande successo. Gli Italiani che vivono all’estero, pur adattandosi ad una realtà diversa, mantengono le loro tradizioni, prima fra tutte la cucina che io chiamo “nostalgia dei sapori” e non dimenticano le usanze dei luoghi di origine e non perdono la fede calcistica. Moreno, mio marito, è interista da sempre, segue regolarmente le partite in televisione e si tiene aggiornato sulle novità del calcio mercato. E’ una passione genuina che lo fa sentire italiano e che lo ha portato a cercare, qui a Praga, connazionali interisti con cui condividere il vivo interesse per questo sport.
É nato così l’estate scorsa l’Inter-club Praga che ha raccolto l’adesione di diversi Italiani, animati dalla speranza di guardare finalmente le partite in compagnia e di ritagliarsi un po’ di tempo lontani dal lavoro e dalle preoccupazioni di tutti i giorni. Non è stato un anno fortunato per il neonato club. Ognuno a casa propria, quasi isolato e solo davanti allo schermo della televisione a guardare la squadra del cuore giocare in uno stadio vuoto. È mancata la partecipazione, una parola, che a me piace tanto, perché unisce l’impegno e la concentrazione con l’emozione pura. E’ la sintesi perfetta tra mente e cuore ed è anche libertà, come cantava il grandissimo Giorgio Gaber!
Un campionato un po’ triste ma che ha regalato alla fine la vittoria dello scudetto e, in un momento in cui tutti si buttano alla spalle mesi di paura, gli interisti praghesi si sono incontrati per festeggiare insieme la vittoria più grande. Un gruppo di ragazzi, perché così mi piace chiamarli, hanno portato la bandiera nero azzurra nel centro storico e immortalato il trionfo dell’Inter nella foto ricordo piú importante per un tifoso. Io c’ero, ero lì anch’io e, guardando Moreno, mi è venuta in mente la poesia “Goal” di Umberto Saba. Guardando il suo sorriso ho colto il chiaro messaggio diretto alla sua squadra in Italia :” Della festa – egli dice- anch’io son parte”.