“Ma liberaci dal male”. Un titolo forte di un giallo d’arte che ha come cornice letteraria il monastero dei Santi Quattro Coronati sul colle Celio, uno dei sette colli di Roma.

L’autore, Costantino d’ Orazio, è un critico d’arte conosciuto al grande pubblico.

Spesso in televisione , è anche consulente presso il Macro, il Museo d’Arte Contemporanea di Roma. “Ma liberaci dal male “ è il suo primo romanzo, a tinte forti, in cui la trama esplora l’arte e allo stesso tempo indaga sulla vita. Il pretesto narrativo è una reale scoperta di oltre venti anni fa.

Prima residenza cardinalizia l’edificio, poi, diventa un monastero di clausura. In quella che era la stireria delle monache, affiora un ciclo di affreschi duecenteschi dal tema laico- allegorico. La misteriosa Aula Gotica, che nel romanzo, secondo la fantasia dello scrittore, diventa un luogo di segreti inconfessabili.

La protagonista del libro, Virginia, per tutti Vivì, è una giovane novizia che nel convento delle suore agostiniane, troverà, con l’aiuto di Andrea Rizzuto, esperto d’arte ( forse lo stesso autore) la stanza proibita. Virginia è convinta di trovare nella preghiera, nei suoi rituali e nel silenzio claustrale un modo per buttarsi alle spalle il suo passato di sofferenza. Orfana di madre, morta suicida. Vivì si immergerà, invece, in un mondo di ombre e di enigmi.

Prima di passare al “podcast audio” , ringrazio l’autore, che con il suo libro esalta un capolavoro pittorico unico. Il mio invito è quello di andare a visitare il monastero dei Santi Quattro Coronati, a trecento metri dal Colosseo con la Cappella di San Silvestro, che qualcuno ha definito la Cappella Sistina del Medioevo e , soprattutto, gli affreschi che dal 20 maggio scorso sono aperti al pubblico. Ci si può prenotare attraverso il sito:
www.aulagoticasantiquattrocoronati.it.

Portatevi, anche, il romanzo “Ma liberaci dal male “. Sarà come muoversi tra i personaggi del libro e regalarsi un viaggio nell’arte medievale.