“Guarire e’ un nostro diritto sin dalla nascita. Ciò che non faceva parte dei nostri diritti di nascita era subire abusi e violenze sessuali basate su costruzioni sociali di gender, biologia, sesso, idendita’, orientamento sessuale, etnicita’, razza, capacita’ o altro. Ma e’ un nostro diritto di nascita sapere, fin dentro le ossa, che non e’ stata colpa nostra. Noi esseri umani facciamo del male gli uni agli altri, e qualche volta facciamo del male a noi stessi, ma possiamo prendere delle decisioni e mettere a punto delle azioni, che possono renderci liberi”.

Cosi’ recita un passaggio del bellissimo scritto che Ashley Judd ha letto all’evento del Tribeca Film Festival lo scorso sabato, durante un evento organizzato con #Timesup e che ha rappresentato uno dei momenti piu’ coinvolgenti dell’edizione del 2018.

E’ stato il festival del bel cinema (ho personalmente molto amato il film con Sarah Jessica Parker e Common, “The blue night”) e dell’attivismo, non solo letto fra le righe, ma vero protagonista dei dibattiti e degli eventi speciali.

Per #Timesup, peraltro, lanciato ufficialmente durante la serata dei Golden Globes, lo scorso gennaio, era il primo appuntamento ufficiale per dibattere sul tema e sulle attivita’ dell’associazione davanti a un pubblico cosi ampio e non poteva esserci conclusione piu’ energizzante di questa per un’edizione che ha dato spazio anche alla battaglia dei ragazzi di Parkland contro le armi, ospiti di un dibattito in cui erano presenti anche alcuni genitori dei bambini che hanno perso la vita durante la strage di Sandy Hook.

In una New York assolutamente invernale, con temperature polari e molti cieli grigi, il TFF ha rappresentato ancora una volta un momento importante per la citta’, per mettere insieme buone pellicole e conversazioni di grande interesse come quelle con Robert De Niro e Bradley Cooper o quella con Sarah Jessica Parker che ha raccontato le tappe di una carriera straordinaria, che la vede anche impegnata sul fronte della produzione e come donna d’affari, creatrice di una linea di scarpe di lusso, la SJP, appunto.

Di tutto, pero’, restera’ ben impresso nel cuore di chi li ama, il duetto di Patti Smith e Bruce Springsteen (arrivato a sorpresa) sulle note dell’intramontabile “Because the night”. Perche’ nella citta’ che non dorme mai, anche la notte piu’ lunga, e’ sempre illuminata da stelle e buona musica. Proprio come in un film.