Nell’arte iraniana spesso si incontra il disegno “Paisly”: su tessuti, tappeti, maioliche, sciarpe, etc. Si dice che rappresenti l’Iran e gli iraniani.

Il disegno a me sembra il simbolo della modestia e della resistenza. E’ stato considerato simile a diversi elementi come il fuoco sacro, il cipresso, la palma, la mandorla,… La prima volta l’ho sentito raccontare a Shiraz: mi trovavo nel giardino di Eram, quando la guida mostrando i cipressi ci ha menzionato che il disegno Paisly ha preso la propria forma da questi alberi, quando hanno il capo abbassato da una brezza.

 

 

Alcuni credono che il Paisly, prendendo origine dal cipresso iraniano, sia un simbolo zoroastriano; altri che esso sia il simbolo della modestia nella cultura iraniana, proprio come una persona con il capo abbassato; c’è anche chi lo vede come il simbolo della resistenza di fronte ai venti che lo sferzano, ma lui resta in piedi.

Come accennavo, questo disegno esiste da migliaia d’anni nell’arte iraniana. Ma gli storici non riescono a darne una datazione precisa. Tra le scoperte della valle di Pazirik, nel 1949, insieme al tappeto Pazirik c’era anche un thermos di pelle con sopra inciso il Paisly. Le ricerche lo datano a circa 2500 anni fa, quindi è il documento più antico esistente.

 

 

All’inizio, si tramanda che i disegni il Paisly non avessero la famosa curva ma fossero a forma di mandorla, un frutto sacro, simbolo della primavera eterna come si vede anche nei bassorilievi di Persepoli. Dopo l’Islam questo disegno perde il suo carattere sacro e diventa solo una forma tradizionale presente nelle opere persiane.

 

Tali disegni sono diventati molto popolari in Occidente nel XVIII e XIX secolo, a seguito delle importazioni di tali modelli dall’India britannica, in particolare sotto forma di scialli del Kashmir, i quali sono stati poi imitati localmente. Il modello è ancora comunemente visto in Gran Bretagna e in altri paesi di lingua inglese sulle cravatte maschili! Comunque rimane popolare il suo uso su altri capi d’abbigliamento. In Iran vengono usati frequentemente sui souvenir e se un giorno verrete in Iran, vi suggerirò dove acquistarli.