Dopo due settimane di normali vacanze le scuole hanno riaperto a Parigi, ma in altre regioni sono ancora in vacanza. Martedi 25 febbraio le scuole hanno mandato un messaggio a tutte le famiglie: non mandate i bambini a scuola se tornate da soggiorni in Cina, Corea del Sud, Lombardia o Veneto. Ecco….iniziamo a parlarne anche qui. Non si parla certo di confinamento, la Francia si dice pronta ad affrontare l’epidemia, al momento solo due casi di contaminati in corso sul suolo francese e un morto (un 80enne cinese).

Non portiamo mascherine, ma si cerca di fare attenzione…..anche quando si sa che nella metropolitana circolano persone in provenienza dal mondo intero…. si diventa fatalisti, non é possibile vivere isolati. Quando si prende la linea RER B diventa una sfida quotidiana, il treno parte dall’aeroporto principale di Parigi e attraversa tutta la città. Impossibile sfuggire ai microbi, eppure lo si prende….per muoversi in città.

La grande differenza é l’assenza di cinesi, nei musei e soprattutto al Louvre sono i più numerosi normalmente: assenti, per la prima volta, non ci sono i gruppi che corrono davanti alle opere, il Louvre diventa più “umano”. Così anche la Reggia di Versailles….direi quasi che é il buon momento per visitarli! Con l’abolizione delle gite scolastiche italiane manca anche il pubblico “giovane”. I francesi viaggiano ancora, abbiamo le gite scolastiche locali….non ancora spaventati dal virus “osano” ancora godersi un Giotto, Cimabue o un Codice di Hammurabi.

Quasi nessuno con le mascherine dicevo, ma se aumentano i contagi aumenteranno anche quelle, insomma, i parigini sono fatalisti, aspettano e decideranno il da farsi, consapevoli che il virus sta guadagnando terreno, ma la vita continua e il panico certo non aiuterebbe il nostro quotidiano.