Abbattere le barriere architettoniche e sensoriali per rendere la cultura un patrimonio di tutti.

Esistono barriere architettoniche e barriere sensoriali. Poi ci sono i musei da vedere e quelli da toccare. I primi sappiamo più o meno come funzionano, mentre i secondi sono, come dire, di una categoria più sensibile: vogliono essere aperti a tutti e per tutti.

Siamo a Roma, musei e aree archeologiche a iosa, patrimonio culturale di inenarrabile valore a differenza delle collezioni e della storia dei numerosi spazi del Sistema Musei Civici che si possono invece raccontare anche con la lingua dei segni, il LIS.

Quindi, eureka! Ecco l’idea ed ecco cosa è stato fatto per quelli di noi che non possono sentire! Dieci video, della durata di circa tre minuti, proiettati su supporti multimediali e ora disponibili esattamente qui:

Mercati di Traiano-Museo dei Fori Imperiali
Centrale Montemartini,
Museo Carlo Bilotti-Aranciera di Villa Borghese,
Museo Pietro Canonica,
Musei di Villa Torlonia: Casino Nobile e Casina delle Civette,
Museo Napoleonico,
Museo dell’Ara Pacis
Galleria d’Arte Moderna e, nota bene, prossimamente anche ai Musei Capitolini.

 

 

Per dovere di cronaca bisogna risalire al 2012, anno di lancio del progetto sperimentale “Arte al tatto” nato su iniziativa del settore didattico del MACRO. Obiettivo: privilegiare il rapporto tra visitatore e opera d’arte attraverso stimoli sensoriali utili a tutti ma estremamente necessari per le persone non vedenti e sorde.

Per dare continuità alla sperimentazione, invece, nel novembre 2015 nasce “Musei da Toccare”. E qui, siamo ritornati al presente con, in lista, altri musei in attesa di essere inseriti in questo progetto.

A chiudere, i ringraziamenti perché i dieci video sono stati realizzati dall’Istituto Statale per Sordi di Roma – prima scuola pubblica per sordi in Italia – con cui la Sovrintendenza ha stipulato un protocollo d’intesa finalizzato alla realizzazione di iniziative per un’efficace comunicazione e accessibilità del patrimonio culturale rivolto alle persone con questa disabilità.

A promuovere il progetto ci hanno pensato Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.