Il fine settimana scorso c’era la festività di San Gevork, conosciuto come il santo dell’amore per gli Armeni. A Tehran c’è una piccola chiesa che porta il suo nome e, durante la festa a lui dedicata, ospita migliaia di armeni, ma quest’anno a causa del Covid- 19,
non è stato come al solito.
Quando ero adolescente, alla ricerca dell’amore eterno, ogni anno provavo a ripetere una particolare usanza di questa festività, che consiste nel preparare un “Aghablit”, cioè un pane salato. Mangiarlo prima di dormire e aspettare che nel sogno venga il principe azzurro con in mano un bicchiere d’acqua!
Avevo sentito tante storie, di come a tante giovani ragazze, dopo aver ricevuto il bicchiere d’acqua in sogno, fosse capitato di sposarsi entro l’anno! Comunque a me non è successo. Ciò non mi ha impedito di voler partecipare alle cerimonie, accendere le candele e desiderare l’arrivo del principe azzuro. Nonostante il passare del tempo non ho mai smesso di credere nella forza dell’amore.
In questo periodo così difficile, quando ogni giorno, noi stessi e i nostri cari, siamo a rischio di prendere una malattia, ancora non ben conosciuta e senza cura, penso che la cosa più importante sia pensare positivi e credere nell’amore, sempre!