I graffiti di Shamsia Hassani sono un po’ ovunque a Kabul. Raccontano l’universo femminile nella rigida società patriarcale dell’Afghanistan. Ora che il Paese è di nuovo in mano ai Talebani, cosa ne sarà delle opere di questa giovane artista, che da un luogo al sicuro, continua la sua battaglia contro l’oppressione delle donne postando sui social? Sconcertanti corsi e ricorsi storici: il ritorno dei Talebani, a 20 anni dall’attentato alle Torri Gemelle. Nel nuovo esecutivo afghano non ci sono donne. “Non è necessario che le donne facciano parte del governo, devono solo fare figli”, riferisce il portavoce talebano Sayed Z. Hashim.
Le donne con forza scendono in piazza, nelle strade. I talebani usano armi da fuoco, bastoni e fruste contro i manifestanti. Sulla rete la protesta ha invece i colori dei disegni di Shamsia con un messaggio così potente che è quello della libertà per le donne afghane di esprimersi liberamente come esseri umani. Pochi giorni fa lei pubblica un’opera con il titolo “Death to Darkness”, il vaso con la speranza cade. Ma non è rotto. C’è ancora la possibilità di raccoglierlo. Facciamo nostra la preghiera di aiuto di questa coraggiosa artista, affinchè non sia più costretta a ritrarre, tra la polvere e le macerie, le sue leggiadre figure femminili avvolte nel chador, con gli occhi chiusi e senza bocca.
Vi lascio al link per un bellissimo filmato e alla galleria di immagini che sono eloquenti più di qualsiasi parola.