Siamo sempre a Natanz, alla moschea Jamé, accanto ai quattro archi che abbiamo visto la settimana scorsa. La moschea durante gli anni ha subito diverse cambiamenti, secondo lo stile archittettonico preferito dalle diverse dinastie. Quello che vediamo oggi è l’utima versione, dopo l’invasione dei mongoli.

Un tempo il Mihrab di questa moschea, cioè la nicchia nel muro orientata verso la Mecca, era coperto dalle ceramiche della migliore qualità (color oro e turchese) che vennero poi rubate e vendute in Europa durante il periodo Qajar. Alcuni credono che queste ora si trovino nel museo del Louvre, mentre altri ritengono che siano nel Museo britannico di Albert e Victoria (chiedo scusa sul video perchè ho detto con certezza che sono nel museo inglese, ma ci sono in realtà dei dubbi). Tutto ciò è una piccola dimostrazione della trascuratezza dei governanti di quell’epoca.
Di questa struttura, porterò sempre nel cuore la semplicità e del villaggio la gentilezza dei locali verso i visitatori. In questo luogo ho sentito veramente l’ospitalità dei miei compaesani.
La musica alla fine del video è della cantautrice iraniana Sima Bina e la canzone si intitola “Tasnif Isfaha”.

Alla fine ringrazio Shayan per la sua gentile collaborazione nel fare questo video.



