Centocinquant’ anni fa la sconfitta contro gli invasori bianchi. Poi la deportazione. Oggi il Covid-19. I nativi americani sono tra i più colpiti dal virus. La nostra Angela continua il suo viaggio e si spinge fino alla Nazione Navajo, un’area di 70mila chilometri quadrati a cavallo tra Arizona, New Mexico e Utah dove vivono 250mila nativi. Gente fiera, già falcidiata con la conquista del West, che ha portato l’uomo bianco a colonizzare le pianure americane. Sembra che il Governo federale li abbia dimenticati.

Non hanno acqua. Vivono in micro villaggi con case sovraffollate. Nessuna forma di prevenzione è stata messa in atto per proteggere i nativi dalla pandemia. “Il tasso delle infezioni è tra i più alti al mondo” fa sapere l’organizzazione umanitaria, Medici senza Frontiere che li sta aiutando. L’ironia della sorte ha voluto, che il popolo, il cui nome significa “campo coltivato in un piccolo corso d’acqua”, non abbia a disposizione nemmeno quel tanto che basta per lavarsi le mani. Erano stati chiesti 20 miliardi di dollari per l’emergenza.

Ne sono arrivati solo 8. Alla richiesta degli strumenti necessari ad accertare la positività dei contagiati, sono arrivati solo sacchi neri per i cadaveri e cartellini per i nomi da allegare all’alluce delle vittime. La nostra Angela ci racconta con passione la storia di questo popolo e si fa portavoce, in queste elezioni presidenziali 2020, del loro grido di dolore e di rinascita.