
Io lo sapevo già che sarebbe successo.
Come per l’organizzazione e la gestione dei tamponi all’inizio dell’epidemia, così anche per i vaccini tutto viene dato al caso con la speranza che, con un po’ di fortuna, tutto vada per il meglio così che il governo si possa prendere le lodi per l’ottima gestione della pandemia, cosa che per altro sta già avvenendo, ovviamente da parte di chi vuole difendere questo governo a tutti i costi.
Dopo la bella, anzi bellissima notizia che gia’ il 7 febbraio sarebbe cominciata la campagna vaccinale perche’:
1) l’India aveva mantenuto la promessa che saremmo stati i primi a ricevere due milioni di dosi gratis e
2) il governo, grazie agli ottimi rapporti con l’India, se ne era accaparrato altre 5 milioni di dosi a pagamento, il governo ha gia’ dovuto fare dietrofront e rivedere i piani che aveva con grande orgoglio e fanfare rilasciato agli uffici stampa.
Il piano era quello di vaccinare, come è logico pensare e come sta avvendo nei paesi maggiormente colpiti, le persone in prima linea, che qui non prevedevano solo i medici e il personale infermieristico ma anche tutte quelle persone che, anche durante la pandemia, hanno sempre lavorato ovvero impiegati di banca, ministeriali, giornalisti, addetti ai supermercati e VIP di vario ordine e grado compresi i giocatori di cricket, per non dimenticare gli anziani.
Pero si sono dovuti scontrare con la realtà.
Per quanto ne dicano, quelli al governo, e si vantino di aver digitalizzato il paese, quello che sembra loro sfuggire è, che si, il 90 percento della popolazione possiede un telefonino, ma che piu’ della metà non sa cosa sia o perlomeno non sa usare Internet, neanche se i siti sono in Bengali.
Ora, per ottenere il vaccino bisogna registrarsi su un sito del governo, il famoso surokkha.com.
Chi ha uno smartphone con accesso a Internt e ha un po’ di dimestichezza con la navigazione in Internet si registra, gli altri no, chi non ha la carta d’identità, tipo io, obbligatoria per registrarsi, è escluso.
Sono corsi così ai ripari: bastava presentarsi al centro vaccini più vicino e fare la registrazione al momento.
Un altro grande problema che si sta verificando fin dall’inizio della pandemia, ma che ora e’ diventato ancora più radicato, è che la gente, soprattutto fuori Dhaka e ovviamento gli analfabeti, fanno ancora molta fatica a credere che ci sia questo virus e che sia pericoloso perchè altamente trasmissibile; a peggiorare le cose c’è anche la convinzione che sia un virus ‘occidentale’ e che quindi non tocchi i musulmani soprattutto quelli osservanti. Come dire prega che ti passa.
La ricezione della tanto attesa partenza delle vaccinazioni è stata così alquanto tiepida e irta di problemi. Dal 7 febbraio, primo giorno del programma di vaccinazione, le registrazioni non sono state tante quante sperate. Succedera’ come in India, che regala dosi di vaccino a destra e a manca quando il loro programma non decolla? O forse, sempre come in India, apriranno le agenzie con pacchetti vacanza + vaccino? Visto che qui non lo vogliono, perchè non attirare i ricconi occidentali?
Per dare una spinta in più, oltre a effettuare la registrazione sul posto, il governo ha così deciso di vaccinare tutti quelli che lo vogliono fare a prescindere dalla categoria più a rischio o meno e soprattutto hanno abbassato l’eta’; ora si possono vaccinare tutte le persone con piu’ di 40 anni (prima il limite era di 65).
Come per i tamponi – tutt’ora non si capisce con quale criterio vengano svolti, a chi e in quali situazioni (penso per esempio a tutti quegli aerei carichi di bengalesi che ogni settimana arrivano dall’Inghilterra, Stati Uniti e anche Italia e che non si sa se, una volta scesi dall’aereo, vengono controllati o come vengano controllati, per il tracciamento – in realtà mai svoltosi -, per la quarantena se entrati in contatto con un positivo, senza dimenticare il fatto che non si sa, nel senso che il governo non raccoglie i dati o non li pubblica, di quello che sta avvenendo negli ospedali privati), anche per i vaccini finirà che una volta terminate le dosi proposte dal governo a gratis, chi non è riuscito a farsi vaccinare e lo vuole fare si dovrà arrangiare ovvero pagarsi il vaccino nelle strutture private che a quel punto saranno ben fornite di vaccini per tutti quelli che se lo possono permettere.
E intanto, pur avendo sempre avuto cifre di contagio e di morti irrisorie su una popolazione che vi ricordo è pari a 160 milioni, le scuole e le università sono sempre rimaste chiuse. E’ passato esattamente un anno dall’ultimo giorno di scuola e ancora il governo non ha nessun piano per la loro apertura.
Del resto la nostra primo ministro lo ha sempre detto: le scuole riapriranno solo quando saremo certi che la sicurezza degli studenti sarà garantita, come pure i suoi voti e i complimenti della stampa internazionale per aver saputo tenere il conto delle vittime al di sotto della doppia cifra giornaliera.




