Dopo un’ultima manifestazione di sabato e dopo ben 2 mesi e mezzo di occupazione i precari del mondo dello spettacolo, turismo e alberghiero hanno evacuato in piena notte il teatro dell’ Odeon. L’occupazione é stata tolta. Una quarantina di persone hanno dormito sempre nel teatro dal 4 marzo, il direttore dell’Odeon all’inizio ha appoggiato l’occupazione, ma da quando il governo ha autorizzato l’apertura dei teatri al pubblico ha rifiutato di farlo fino a quando gli occupanti non avrebbero liberato il teatro. In realtà quello che volevano i precari era l’apertura del teatro, avrebbero continuato a dormire all’ultimo piano senza interferire con l’attività del teatro. Solo una presa di parola prima dello spettacolo per spiegare le loro motivazioni davanti al pubblico come si sta facendo in altri teatri in Francia. La situazione era senza via d’uscita, il teatro chiuso e il direttore poco disposto a scendere a compromessi.

 

Si sapeva anche che non ci sarebbe stata nessuna evacuazione da parte delle forze dell’ordine perché si fa solo su richiesta del direttore del sito, il quale ha dichiarato a più riprese che non lo avrebbe richiesto. Allora é stata presa la decisione di abbandonare l’Odéon e il 23 maggio alle 3 del mattino tutti gli occupanti si sono messi al lavoro: la parola d’ordine era lasciare il teatro più in ordine di come si era trovato. Togliere tutti gli striscioni, piegarli e metterli negli scatoloni, smontare la cucina che si era installata con tanto di frigorifero, cibo, coperte, sacchi a pelo, materassini, materiale utilizzato per i vari concerti, cavi, microfono……42 persone divise in squadre hanno lavorato ininterrottamente e nel perfetto ordine per circa 3 ore. Nel segreto più assoluto si era prenotato un camion per le 6 del mattino per caricare tutto il materiale.

 

I vigili del teatro hanno collaborato e non hanno ostacolato in nulla le operazioni, dopo due mesi e mezzo di coabitazione i rapporti erano più che cordiali. Ultimo giro in terrazzo per cantare tutti insieme lo slogan dell’occupazione e alle ore 6h30 del 23 maggio l’Odéon non era più un teatro occupato….sulla facciata fino a poche ore prima ricoperta di striscioni ora solo un cartello : « à bientôt » con due corde ai lati come per evocare una fuga dalla terrazza. In realtà sono usciti dalla porta principale, tutti e 42, si é anche fatto l’appello!

4 ore dopo lo stesso gruppo occupava un’altro luogo di spettacolo di Parigi il « 104 »…..ma questo é l’inizio di un’altra avventura…..sempre con lo scopo dell’abrogazione della riforma della legge sulla disoccupazione.

A Parigi si occupa….il 25 maggio un collettivo di netturbini e lavoratori delle fogne di Parigi ha occupato l’Hôtel de Ville, cioè il Municipio di Parigi per lottare contro l’aumento delle ore lavorative per portarle allo stesso numero di altri impiegati municipali.

Si protesta e si occupa a Parigi……aspettando di poter riprendere una vita « normale ».