Quando arriva l’estate, scatta inevitabilmente la voglia di vacanza, di libertà di relax, di tempo per sé…. non per tutti però, perché molte persone, soprattutto chi maggiormente soffre di disturbi d’ansia, a volte associati ad attacchi di panico, possono vivere questo periodo dell’anno in maniera molto frustrante.

In effetti la disposizione di tanto tempo da gestire in maniera libera può essere vissuto come una vera difficoltà da coloro che  invece tendono ad essere molto razionali e molto organizzati, e che pianificano e programmano ogni ora della propria giornata riuscendo a tenere tutto sotto controllo. Inoltre, altro fattore da considerare per chi soffre d’ansia è l’affollamento dei posti di villeggiatura, le file nei negozi e le code nel traffico che spesso generano veri e propri stati di sofferenza psico-fisica.

Ma andiamo per ordine: il primo momento di stress associato alle vacanze è la scelta della meta. Spesso, infatti chi soffre d’ansia, oltre a voler tenere tutto sotto controllo, vorrebbe che tutto fosse perfetto, e quindi cercherà di far coincidere budget, periodo, esigenze personali e di chi viaggia con loro (partner, figli, amici) tralasciando invece i propri bisogni.

Una volta arrivati nel posto di villeggiatura, proprio perché chi soffre d’ansia ha necessità di programmare, di pianificare poiché il tempo vuoto lo spaventa, si viene assaliti dalla voglia irrefrenabile di vedere tutto, di voler partecipare ad ogni attività presentata. Così facendo si rischia di dimenticarsi di essere in ferie e di rientrare a lavoro più stanchi di prima! Infatti se si vuole staccare la spina ci si deve anche abbandonare ad esperienze nuove e vivere giorno per giorno accettando imprevisti e casualità.

La vacanza, proprio perché interrompe ciò che è abitudinario dovrebbe stimolare a dare spazio ad interessi che nella routine del quotidiano vengono spesso sacrificati, come la socializzazione, la curiosità, l’esplorazione ed anche l’ozio.

Una vita programmata comprime, ma allo stesso tempo tranquillizza. Pianificare cosa fare anche in vacanza serve a tranquillizzare rispetto all’evento improvviso che viene vissuto come minaccioso. Infine, ma non meno importante c’è la sensazione di inadeguatezza che spesso, chi soffre d’ansia si trova a vivere quando si pensa che gli altri possano permettersi vacanze migliori sia in termini economici sia un termini di divertimento.

 

È dunque importante sforzarsi di vivere il periodo delle vacanze con tranquillità per poter ricaricare le energie e affrontare il rientro in città. È bene restare ancorati alla realtà senza cercare di modificarla con la percezione di essa che invece è spesso legate ad ansie, insicurezze e senso d’inadeguatezza. Facciamoci una carezza e guardiamoci con occhi positivi, andando a sottolineare i pregi, le risorse e non soltanto i difetti.

 

Dottoressa Stefania De Blasio
Psicologa – Psicoterapeuta
www.stefaniadeblasio.it