Ciao amici di Matilde. Ho molto da raccontarvi ma molto poco tempo per farlo. Oggi però mi dedico a voi e vi porto con me nella meravigliosa città scaligera. Siamo a Verona, la città di Romeo e Giulietta, tempio mondiale della musica ed ultimamente anche della danza grazie al meraviglioso anfiteatro conosciuto in tutto il mondo come “l’Arena di Verona”.

 

 

Ho portato con me una trentina di persone, tutte amanti del bel canto. Quest’anno era il suo turno. Era il turno di Carmen, le sue nuove scenografie, la sua nuova ambientazione e regia.

Il Festival 2018 ha inaugurato  venerdì 22 giugno con Carmen, capolavoro di Georges Bizet nel nuovo allestimento a firma del famoso regista argentino Hugo de Ana, che cura regia, scene e costumi. De Ana traspone la sua Carmen un secolo dopo rispetto al libretto, negli anni Trenta del Novecento, periodo storico significativo per sottolineare la ricerca incessante della protagonista verso la sua indipendenza e libertà, che la porterà come un torero nella Plaza de Toros ad affrontare fino alla morte la prepotenza maschile e una società ostile al suo essere zingara quindi diversa.

 

 

Georges Bizet, ne sono sicuro, sarebbe stato davvero contento di aver visto la sua Opéra-Comique  rappresentata così.   Arena, tori, toreador sicuramente presenti, ricordiamoci che siamo a Siviglia, ma ci sono anche camionette militari, camion, soldati.  La storia di Carmen perfettamente rispettata, corale eccellete, Carmen un po’ sottotono, ma una Michaela stratosferica. Anche Don José ed Escamillo, i due personaggi principali maschili di assoluto rilievo.

 

 

Carmen : Carmen Topciu

Micaela :  Mariangela Sicilia

Don José : Walter Fraccaro

Ecamillo : Alexander Vinogradov

 

Direttore d’Orchestra Francesco Ivan Ciampa

Regia, Scene e Costumi Hugo de Ana

Coreografia Leda Lojodice

Lighting design Paolo Mazzon

Projection design Sergio Metalli

Coro di Voci bianche A.LI.VE. diretto da Paolo Facincani

Maestro del Coro Vito Lombardi

Coordinatore del Ballo Gaetano Petrosino

Direttore Allestimenti scenici Michele Olcese


Nuovo allestimento della Fondazione Arena di Verona

Orchestra, Coro, Ballo e Tecnici dell’Arena di Verona

Ma oltre alla Carmen, in programmazione Aida, Turandot, Il Barbiere di Siviglia, Nabucco, Verdi Opera Night e Roberto Bolle and friends. Magia, fascino, talento, fantasia in un mix di emozioni uniche. E poi Verona, bellissima città che consiglio veramente di visitare.

10 meraviglie da non perdere a Verona

Verona conserva nel suo centro storico numerose testimonianze della sua lunga storia. Il centro e i dintorni sono agevolmente visitabili a piedi.

Piazza Bra è dominata dall’imponente anfiteatro romano Arena, edificato nel I secolo d. C. (scopri il programma dell’Arena di Verona  https://www.arena.it/arena/it  ). E poi ancora il neoclassico Palazzo Barbieri, sede odierna del Comune, costruito nel XVII secolo per usi militari, il Palazzo della Gran Guardia recentemente restaurato e oggi sede di importanti manifestazioni e mostre. E ancora il Liston, luogo tradizionale per le passeggiate dei veronesi. Una passeggiata in corso Cavour che coincide con la via Postumia, in cui si erge l’imponente Castelvecchio, originariamente conosciuto come Castello di San Martino in Aquaro.
Da non perdere la Casa di Giulietta  e poi Piazza delle ErbePiazza dei Signori (detta Piazza Dante), il salotto di Verona; da qui si intravedono le vicine Arche Scaligere e si entra nel Cortile del Mercato Vecchio, dal quale si accede alla Torre dei Lamberti, da dove si ammira una vista spettacolare sulla città.

 

 

10 specialità da assaggiare

Se si viene a Verona per trascorrere una lunga vacanza o anche solo per un breve week end, giusto il tempo di assistere ad uno degli spettacoli in programma all’arena di Verona, ci sono alcune tradizioni che si deve senz’altroonorare. Consiglio di seguito alcuni specialità, che a mio giudizio, rappresentano senza dubbio il meglio della tradizione veronese:

– Vini della zona di Bardolino, Soave, Custoza, Valpolicella e il celeberrimo Amarone.

– Risotto al Tastasal, Risotto all’Amarone delle cantine Sartori e gnocchi sbatùi accompagnati da una  generosa spolverata di Grana Padano.

– Lesso con la pearà e pastissada de caval o de musso.

– Il pandoro, tipico dolce natalizio e i baci di Giulietta.

Alla prossima cari amici, chissà, magari proprio da una cantina dell’amarone o da un bel paese del lago di Garda. Dipende dove mi porta…il cuore (e il portafogli).