Sono passati diversi giorni, troppi giorni, oggi sono 9, da quando la guerra è cominciata. Mi fa male il solo scrivere queste parole. È pazzesco ma la Russia ha invaso l’Ucraina distruggendo famiglie e città intere.
L’aggressore cattivo sta distruggendo, con le armi, la gente innocente, intere comunità di civili, bambini, donne, anziani.

Fa paura la prepotenza indescrivibile dell’invasore che non ascolta il popolo sofferente. Potrebbero essere 4milioni le persone in fuga dall’Ucraina. Tra i 300 e i 500 mila potrebbero arrivare nel nostro Paese. Alcuni sono già qui, in Italia, dopo un viaggio estenuante e pieno di paura, lungo parecchi giorni.
Assistiamo scioccati a delle scene e a dei racconti di sofferenza che la televisione, la radio e i giornali ci mandano dalla mattina alla sera. È terribile vedere i bambini ucraini infreddoliti nei bunker e senza cibo.

Cosa possiamo fare per aiutare questa comunità rimanendo nelle nostre città, nelle nostre nazioni?C’è la campagna solidale che ha visto scendere in campo Unicef, Unhcr e Croce Rossa Italiana ( con il sostegno della Rai) per aiutare i bambini ucraini. Basta telefonare o mandare un sms al numero solidale 45525 oppure ci sono tanti punti di raccolta per mandare, direttamente in Ucraina, beni di primissima necessità. Ed allora, cari amici, usciamo di casa e compriamo di tutto per la popolazione ucraina: pannolini, salviette igieniche, garze, alcol oppure calzini, vestiario intimo, coperte purché nuove ed imbustate o ancora, tè, merendine, pasta, latte in polvere ma anche giocattoli e tante matite colorate.

Facciamo presto, ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare tanto.
C’è bisogno di tanto amore, da dare a questa popolazione, povera oramai di tutto!
Vi lascio con un pensiero di don Tonino Bello, un prete dalle scelte coraggiose. E’ sua l’espressione Chiesa del grembiule a testimoniare il dovere e la bellezza di stare sempre dalla parte degli ultimi!