Carissimi amici di Matilde, come state?  Spero davvero molto bene. Dai dai dai che questo 2019 deve assolutamente iniziare nel migliore dei modi per finire ancora meglio.

Oggi vi porto in provincia di Treviso, precisamente in uno dei due comuni che, assieme a Valdobbiadene è una delle due città del vino prosecco: siamo a Conegliano, dove si ergono i colli dell’area che tra le due città sono per lo più sede di vigneti finalizzati alla produzione del Prosecco che sono il Prosecco di Conegliano -Valdobbiadene DOCG, Colli di Conegliano bianco DOC, Colli di Conegliano rosso DOC.  A Conegliano si trova la storica scuola enologica a conferma e valorizzazione della tradizione vinicola della città. E’ stata proclamata, con Valdobbiadene “città europea del Vino” nel 2016 e inserita nel circuito città del vino.

 

 

Il nome in veneto è Conejàn, 35.000 abitanti, seconda solo dopo Treviso come numero di abitanti della provincia trevigiana. I colli che circondano Conegliano ospitano i più bei vigneti del mondo, i vigneti del Prosecco, sono i colli delle Prealpi Bellunesi in una posizione intermedia tra la pianura veneto-friulana e le montagne. Si trova quasi a metà strada fra Treviso (alla cui provincia appartiene) e Belluno.

 

 

Conegliano ha una storia di assoluto rilievo che consiglio di leggervi (www.comune.conegliano.tv.it).

Attorno al X secolo fu eretta una fortezza controllata dai vescovi di Belluno, ma di probabili origini romane. Lo stesso toponimo sembra derivare dal latino cuniculus indicante i passaggi sotterranei del castello che rimase sempre al centro del potere, sia civile che religioso. Furono eretti poi numerosi monasteri che incentivarono le attività artigianali e agricole. La città ospitò per secoli una grande comunità ebraica, attestata sin dalla fine del 300 ma che furono costrette, nel 1692, a stabilirsi fuori dalla cinta muraria. Conegliano è sempre stata una città dinamica  economicamente  ma anche al centro di guerre, saccheggi e carestie.

 

 

Cosa si può vedere a Conegliano? Sicuramente il Castello dal quale ammirare tutte le colline dalla torre, i bei palazzi del centro, il duomo di San Leonardo, la chiesa di Sant’Antonio da Padova dei frati cappuccini, Santa Maria delle Grazia, Sant’Orsola. 

Ma attenzione attenzione, fra qualche tempo, e fra qualche altro mio post,  sarà pronto un video. Siamo andati a trovare una cantina che ci ha aperto le porte. Per forza, ho detto “Mi manda Matilde” e come per incanto…

Non perdetelo!