E’ un intreccio rosso rubino che ha la forma di nido: è questa l’immagine dall’alto dello Stadio Nazionale di Pechino, che immerso in un’esplosione di luce, (quella delle lanterne dei presenti), ha accolto ieri sera le delegazioni sportive, gli atleti accompagnati dai figuranti, 365 quanti i giorni dell’anno, per la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici.
Tra ramoscelli di salice, simbolo del saluto in Cina, fiocchi di neve in grafica e animazioni visive, si sono chiusi ieri i Giochi olimpici Bejing 2022. 8 minuti sono stati dedicati all’Italia, Paese che ospiterà le prossime Olimpiadi nel 2026. E’ stato un tassello di forte impatto con lo sguardo già verso Milano- Cortina, lo scenario dell’edizione olimpica 2026. Nell’imponenza della cerimonia, nel “Bird’s Nest”, Malika Ayane ha rappresentato l’Italia. Ha intonato l’inno nazionale, accompagnata dal violinista veneto Giovanni Andrea Zanon. Il giovane prodigio, di fama internazionale, ha suonato un preziosissimo Guarnieri del Gesù, un violino del Settecento del valore di oltre 5 milioni.

“Un capolavoro d’arte italiana”, ha detto Zanon parlando del prezioso e delicato strumento, che è stato avvolto in una seta speciale, per proteggerlo dal freddo e dalla siccità” e quindi dal clima freddo e secco di Pechino. La voce di Malika si è poggiata delicatamente sugli arpeggi e il virtuosismo di Zanon che hanno riempito lo stadio della grandezza della musica italiana.
Ho avuto l’occasione d’incontrare Malika prima della cerimonia. Mi ha colpito il suo garbo e la sua gentilezza. Artista raffinata, sensibile e molto curiosa della Cina. Ha fatto tante domande a Marco che oramai vive a Pechino da novembre e si è ripromessa di tornare per visitare la Città Proibita, la Grande Muraglia. E’ venuto quasi spontaneo parlarle de isegretidmatilde, della nostra avventura creativa tutta al femminile ed in modo altrettanto naturale le ho chiesto una battuta per noi. La telecamera ha fatto il resto! Grazie di cuore Malika!