Chi non é riuscito a fuggire é rimasto in città. Fuggire da Parigi é la prima cosa alla quale tutti hanno pensato, qui si vive in appartamenti piccolissimi, conosco famiglie con due bambini che vivono in 30mq e senza balcone (e non sono neanche poveri!).
La superficie minima legale per mettere un monolocale in affitto é di 9 metri quadrati!
E come affitto dovete prevedere almeno 400 euro (certo dipende dai quartieri), quindi tornando ai 30 metri quadrati fatevi due conti e capirete i costi!


Un’altra caratteristica degli appartamenti a Parigi e la mancanza di isolamento, praticamente vivete con il vicino. E adesso che siamo confinati? Soli (si fa per dire) in una città super affollata. Ho chiamato dei miei amici che sono a due passi dall’isteria visto che i loro vicini fanno sport in casa e soprattutto hanno la musica a tutto volume sempre, impossibile lavorare senza portare il casco.
Chi non ha bimbi odia quelli che sente scorrazzare nel palazzo, chi ce li ha non sopporta più sentirli scorrazzare in casa.
Ci sono anche tanti esempi di solidarietà, un mio amico mi ha raccontato che qualcuno ha messo un foglio nell’androne proponendosi di fare la spesa o quant’altro fosse necessario per chi non é in grado di uscire. E’ questo in un palazzo parigino fino ad ora era inimmaginabile…..tutti sono sempre indifferenti a tutti, si vive come tanti zombie senza vedersi né parlarsi.

La piattaforma americana NEXTDOOR mette gratuitamente in relazione gente che vive in prossimità, ci si scambia informazioni, aiuti vari e in questo momento é gettonatissima. Si sono create pagine facebook con nomi della via e si scoprono nomi e volti di persone che abitano a 300 metri da casa tua e che non avevi mai visto e che adesso propongono di aiutarti. L’altra sera su una pagina facebook abbiamo scoperto di un vicino (due portoni dopo) che ha promesso di suonare il flauto alla finestra alle 18h per fare conoscenza.
E così abbiamo scoperto (sempre tramite facebook) di avere come vicino un musicista professionista. Cose che dopo oltre 20 anni di vita parigina non avevo proprio mai visto e che non avrei pensato di vivere.


Si cercano i lati positivi di questa situazione anomala che ci fa oscillare tra angoscia e rassegnazione. I positivi al virus stanno aumentando vertiginosamente, non siamo al livello dell’Italia ma sembra di vedere lo stesso film solo che siamo due settimane indietro. Gli ospedali non sono ancora saturi ma lo saranno. La regione Ile de France (di cui Parigi é la capitale) conta ben 12 milioni di abitanti, senza contare gli immigrati, i senzatetto (che purtroppo sono tantissimi)…..terreno fertile per la propagazione di qualunque virus. Bisogna restare positivi e soprattutto uniti per far fronte a questo nemico invisibile certo , ma reale più che mai.

“Désormais la solidarité la plus nécessaire est celle de l’ensemble des habitants de la terre” Albert Jacquard (Oramai la solidarietà di cui abbiamo più bisogno é quella dell’insieme degli abitanti della terra)