Si chiudono i festeggiamenti del Capodanno cinese, conosciuto anche come Festa di primavera perchè è l’inizio della fioritura. Mentre la notte di Pechino s’illumina, in migliaia sfilano nelle strade, con gli abiti della tradizione per omaggiare il 2024, nel segno del drago verde di legno.
Il Capodanno cinese ha una storia di oltre 3000 anni. La data cambia ogni anno perchè è legata al novilunio e coincide con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno. Quest’anno è stato celebrato il 10 febbraio con 16 giorni di festeggiamenti che si sono conclusi il 24 febbraio. Ogni anno corrisponde ad un animale dello zodiaco, seguendo un ciclo di 12 anni.
Il 2024 è l’anno del drago verde in legno che è simbolo di indipendenza ed equilibrio. Il verde simboleggia la rinascita e la nuova vita. Il drago è considerata una creatura divina legata all’acqua, capace di influenzare le piogge quindi i raccolti. Nell’antichità si offrivano sacrifici alle divinità nei cicli stagionali.
C’è una leggenda legata al demone “Nianshou” che mangiava uomini e bambini, fino a quando il saggio di un villaggio si veste di rosso, accende le lanterne rosse e a colpi di petardi spaventa il mostro, mettendolo in fuga. La Festa delle Lanterne è una tradizione magica millenaria, che chiude i festeggiamenti del Capodanno.
Durante questo periodo le famiglie si riuniscono, fanno offerte agli antenati, pregano il Buddha, si scambiano le hangbao, le buste rosse contenenti denaro, letteralmente denaro per sopprimere Sui, la divinità che terrorizzava i bambini durante il sonno. E’ per questo che mettere delle buste rosse con monete tintinnanti sotto il loro cuscino, diventa un modo per proteggerli e portar loro fortuna.
Quest’usanza oggi viene ripetuta dai nonni verso i nipoti. Facendo qualche conto bisogna dire che quest’anno sono stati registrati 474 milioni di viaggi tra le varie province della Cina. Si tratta di una ripresa interna importante rispetto allo scorso anno quando sulle festività pesavano ancora le norme per contrastare il coronavirus in un Paese che conta circa 1,4 miliardi di persone.
Sulle ali del Drago, tanto per usare una metafora, i cinesi, nelle recenbti festività, hanno viaggiato oltre i confini nazionali: 3,6 milioni di spostamenti all’estero con un interesse forte verso l’Europa. E una finestra aperta d’ingresso in Cina che privilegia alcuni Paesi, tra cui l’Italia.
Per entrare nel Paese del Dragone, per noi Italiani, non c’è bisogno di visto fino a 15 giorni di permanenza. Un’occasione imperdibile! Vi lascio al filmato che è un’immersione in una festa di luci e colori, che sia di rinascita e scoperta!