Sono ormai passati due mesi da quando ufficialmente è stato annunciato l’arrivo dell’ospite invisibile che ha cambiato le vite di milioni e milioni di abitanti della Terra. Durante questo periodo, tanti hanno continuato a lavorare per procurarci i servizi di cui avevamo bisogno, esponendosi a non pochi rischi. Questo post è dedicato a loro.
All’inizio tutto era molto confuso e stressante. Combattendo un virus sconosciuto, abbiamo compreso il dovere di restare a casa ma c’erano, e ci sono, coloro che in base al proprio lavoro negli ospedali, per le strade, nei supermercati, nei centri di assistenza telefonica, nelle panetterie e macellerie, non lo possono fare…Questi, essendo lì fuori, sono sempre più a rischio contagio, tanti hanno rischiato la vita cercando di aiutare le persone in difficoltà, ma hanno continuato questa battaglia e non si sono arresi. Persone con grandi anime che hanno la priorità di aiutare gli altri.
In Iran, da quasi 20 giorni si cerca di tornare alla vita quotidiana gradualmente sempre considerando i protocolli necessari per questa convivenza con il virus. Personalmente non so se era una buona idea oppure no, ma so che era essenziale farlo. Non so come procederemo e quando o come finirà, ma so che resteranno nella nostra mente e cuore tutti coloro che hanno fatto e stanno ancora facendo del proprio meglio per aiutare chi ha bisogno, senza aver paura delle conseguenze per se stessi.
Vorrei ringraziare a mio modo tutti gli addetti degli ospedali, specialmente gli infermieri e i medici, gli spazzini, i fornai e macellai, gli addetti nei supermercati e tutti coloro che hanno lavorato per far arrivare la merce nei supermercati.
Sono contenta che insieme abbiamo potuto superare una fase così difficile e so che ancora non è affatto finita, ma insieme ce la faremo di sicuro.
Il video che vedete è condiviso con il hashtag persiano ممنونیم#(vi ringraziamo).



