
Eh si, carissimi amici, quando non si riesce a dormire si scende in biblioteca, si prende un bel libro e si legge. Almeno, io spesso faccio così. E ieri notte ho preso in mano, guarda caso, un libro su Venezia, sui suoi antichi mestieri. A caso apro il libro e scorgo un bell’omino, intento ad assemblare una imbarcazione. L’omino era (ma ne esistono ancora) uno “Squerariol” e l’imbarcazione una maestosa Gondola, imbarcazione talmente conosciuta in tutto il mondo e che, appena si vede navigare, subito fa capire che ci si trova a Venezia.

Lo sapevate che la gondola è composta da 280 diversi pezzi, fabbricati con 8 essenze di legname e che la sua costruzione richiede solitamente più di un anno? Un tempo veniva costruita e ricoverata in rimessaggio in piccoli cantieri, detti appunto “squèri” come ad esempio lo squero di San Trovaso.

La gondola è un’imbarcazione tipica della laguna di Venezia. Per le sue caratteristiche di manovrabilità e velocità è stata, anche dopo l’avvento dei mezzi motorizzati, l’imbarcazione veneziana più adatta al trasporto di persone in una città le cui vie acquee sono sempre state quelle più usate per i trasporti. La poppa si stringe e inizia ad alzarsi rispetto al pelo dell’acqua. Le coperte di poppa e di prua perdono la forma piatta per diventare spioventi e a poppa viene aggiunta una piccola pedana di appoggio per garantire l’equilibrio del gondoliere. Anche la forcola assume la sua caratteristica forma a gomito. Lo scafo tuttavia mantiene ancora una sostanziale simmetria».

Ma non è proprio della gondola l’argomento di cui volevo parlare oggi, non proprio, ma della maestria dei nostri artigiani d’un tempo che in un solo fregio d’abbellimento della gondola, sono riusciti a rappresentare Venezia in tutta la sua completezza.
Il ferro di prua.
Il ferro di prua della gondola, conosciuto anche come pettine, ha numerose e affabili decorazioni che impreziosiscono la splendida ed elegante imbarcazione della laguna di Venezia. Ma cosa rappresentano i simboli del ferro di prua? Sono semplicemente degli orpelli o hanno un significato profondo?
La storia di Venezia, la sua arte, lasciano presagire già a una ricca simbologia anche nel pettine della gondola che contribuisce a rendere unica questa città. Ecco una grafica che spiega la simbologia del ferro di prua della gondola:

La simbologia del ferro di prua della gondola mostra come di fatto l’imbarcazione veneziana fosse anch’essa un importante mezzo di comunicazione per affermare la grandezza, artistica, storia e culturale, di Venezia. Per essere una città costruita sull’acqua e quindi talvolta difficile da vivere, diamole onore al merito. Prima Repubblica Serenissima che ha superato i 300 anni di vita, commerci in tutto il mondo (grazie a Venezia e a Marco Polo qualche piatto più succulento ancora oggi ce lo prepariamo), senza dimenticare le preziose stoffe che le dame Veneziane si facevano arrivare da paesi lontani per confezionare i famosissimi abiti della classe nobile. Insomma, cominciamo dal ferro di prua di una gondola e impariamo a vivere e a conoscere Venezia piano piano, scoprendola in ogni suo piccolo dettaglio, piccolo gesto, come con una nobile signora che si lascia ammirare e di cui tutti dovremmo averne cura.
Venezia è suddivisa in sei sestrieri, San Marco, San Polo, Castello, Santa Croce, Dorsoduro e Cannaregio, ha 3 isole ben conosciute nella parte nord della laguna, Murano, Burano e Torcello, e un’isola litorale a sud, la Giudecca. Come si evince dalla foto, i denti grandi del pettine sono i sestrieri, i piccolini le isole, il dente contrario la giudecca. Ma non solo, la parte superiore del ferro rappresenta un cappello, quello dei Dogi, mentre l’asta curva, rappresenta il Canal Grande. Praticamente Venezia in tutte le prue delle gondole, quasi come una sorta di mappa, di carta nautica, sempre con l’occhio del Doge che “vegliava e comandava” su tutto.
Eccezionale no? Se non è sublime questa particolarità… Che ne dite, la prossima volta che venite a Venezia, innanzitutto contattatemi che andiamo a farci un paio di “ombrette” insieme e poi, un giretto in gondola stavolta, non può proprio mancare.
Ciao a tutti e a presto.



