Le porte la sanno lunga, non a caso Giano Bifronte ne era il dio e perciò aveva il potere di scrutare l’interno e l’esterno. A noi è dato un altro potere, quello di aprirle o chiuderle, di bussare o meno ma non di rimanere sulla soglia. Sarebbe forse vivere, altrimenti?  “Soglia come uscio – scrive Andrea Marcolongo – uscio come uscire, come lasciarsi andare. Come andare incontro a ciò che succede. Le porte esistono soprattutto per essere aperte, per accogliere e lasciare entrare la luce, il vento, gli altri. Noi.” 

Alla prossima.