
Quel giorno di visita, non si poteva entrare, se non uno alla volta.
Rimasi seduta in sala d’attesa, con mio marito, per diverse ore.
Le porte erano chiuse, ma dal vetro riuscivo ad intravedere il passaggio dei medici, degli infermieri e dei parenti, che entravano ed uscivano dalle stanze della terapia intensiva.
Non eravamo soli, c’erano infatti altre persone, ognuna con una storia di sofferenza. Mentre ero in quel grande androne dell’ospedale, mi si avvicinò una signora e spontaneamente iniziò a raccontarmi il motivo della sua presenza.
Era in attesa di avere notizie di un suo amico di soli 23 anni. Con lei c’era un uomo. Mi raccontò che il ragazzo la sera prima era scivolato nel fiume. Era disperata. Mi lasciai così coinvolgere dal suo racconto, che per un attimo, dimenticai il motivo perchè ero andata in ospedale.
Quando i genitori del ragazzo arrivarono, le emozioni crebbero a dismisura. Non posso dimenticare il pianto e le parole di quella mamma, tanto giovane. Continuava a chiamare:”Vita mia, vita mia!”
Dopo poco, i genitori ebbero un breve colloquio con i medici. I genitori erano sempre più smarriti e, purtroppo, nessuno dei presenti riusciva a contenere il dolore. Parlavano ad alta voce. Capii dai loro discorsi, che c’era stata una lite tra amici. Il figlio era forse stato colto da un malore ed era caduto nel fiume. La madre scuoteva la testa. Cercai di immaginarmi la scena. Il ragazzo era finito in acqua, spinto da qualcuno? E poi cosa era accaduto? Quanto tempo era passato prima che qualcuno gli prestasse soccorso? Pensai che la morte di quel ragazzo aveva toccato anche me e mio marito e tutti i presenti in quel corridoio. Tutti avevamo seguito con molta apprensione gli aggiornamenti medici sullo stato di salute del povero ragazzo, fino al doloroso epilogo. Ho vissuto un’esperienza scioccante in quel corridoio d’ospedale, in cui, per qualche ora, le vite di sconosciuti si sono intrecciate e il dolore di una famiglia è diventato di tutti. In qualche modo quel dolore ha unito speranza e morte. In qualche modo siamo stati per qualche ora una sola famiglia!




