Bentrovati a tutti. Sono Renato Trincanato, ho 52 anni. Da sempre appassionato di turismo col quale ho sempre avuto un rapporto molto speciale. Il turismo, da sempre, ci fa muovere, visitare, conoscere, assaporare e ci fa…lavorare. E di questi tempi, credetemi, lavorare è un verbo che si fa sempre più fatica a coniugare.

“Estetica del sublime” nasce  per enfatizzare, se mai ve ne fosse ancora bisogno, le bellezze che ci circondano, dall’arte all’architettura, dalle splendide aree naturalistiche alla meravigliosa laguna di Venezia, dai mestieri d’un tempo ai più moderni e sofisticati congegni che vengono creati dalle brillanti menti dei nostri giovani, da sapori antichi e da rivisitazioni attuali alle ricette di tradizione. In una sola parola: turismo.

Come avrete capito parlerò di Venezia e di tutto ciò che ruota intorno ad essa. Manifestazioni, mostre, antichi palazzi da scoprire e anche ville, quelle di scuola palladiana lungo il naviglio del Brenta. Ma non solo, turismo significa anche moda, bellezza, sport, religione, scuola e molto altro. Vi va di avventurarvi con me in questo misterioso percorso? Si perché andremo a scoprire moltissimi segreti, molte leggende metropolitane (la valle dei sette morti, per esempio, che vi racconterò fra qualche tempo), vi porterò dentro alla produzione di calzature di lusso delle più grandi griffe internazionali (ma evitiamo di dirlo alle Signore…).

Resto oggi nella mia zona, la Riviera del Brenta, che vi presenterò fra qualche post. Vi dico solo che i nobili veneziani, vista la vicinanza con la Serenissima e la facilità di arrivarci in gondola, commissionarono oltre 150 di queste “nobili dimore” lungo il naviglio del Brenta. Splendide Ville di vari architetti, tutte o quasi di scuola palladiana. E molte visitabili.

Mi trovo a Stra, importante comune della Riviera del Brenta dove si trovano alcune tra le più famose e visitate Ville venete. Ricordiamo la maestosa Villa Pisani, alla quale dedicheremo uno “speciale” a fine estate in occasione di Riviera Fiorita, e Villa Foscarini Rossi, protagonista di questo articolo.

Entriamo insieme nelle meravigliose stanze e nei meravigliosi saloni affrescati della Barchessa e della Villa. Quest’ultima, sede di un curioso ed elegante museo della calzatura (ricordiamoci che la Riviera del Brenta è un’ eccellenza nella produzione di calzature per le griffe più famose del mondo….).

Varco la soglia della maestosa cancellata ed eccomi tra 1700 paia di scarpe. Dalle primissime produzioni degli “scarpari” di un tempo sino alle più recenti collaborazioni con le case di moda mondiali.

Il 24 giugno 1995, in occasione dell’anniversario dei cinquant’anni dell’azienda Rossimoda S.p.a., la struttura è diventata, su iniziativa di Luigino Rossi ospite del museo Rossimoda della calzatura. L’esposizione raccoglie alcuni prototipi di calzature prodotte dall’azienda Rossimoda S.p.a., e altri campioni regalati dai diversi brand, o collezionati da Luigino Rossi.

Il percorso, strutturato sui diversi piani dell’edificio secentesco, guida il visitatore attraverso diverse sale del palazzo allestite in modo tale da mostrare un excursus della produzione calzaturiera delle diverse case di moda per le quali l’azienda ha realizzato i prodotti, tra cui Dior, Christian Lacroix, Pucci, Fendi, Yves Saint Laurent, Marc by Marc Jacobs e Kenzo.

 

 

La collezione testimonia il percorso imprenditoriale del calzaturificio Rossimoda, che opera dal 1947 e che dall’inizio degli anni ’60 produce calzature femminili di lusso, grazie alla collaborazione dei più prestigiosi brand del panorama internazionale.

La manifattura ed il museo si trovano fra le province di Padova e Venezia, nel cuore del distretto calzaturiero della Riviera del Brenta, famoso in tutto il mondo per la capacità di trasformare i frutti della creatività delle case di moda in prodotti calzabili, riproducibili industrialmente ed appetibili per il mercato.

I livelli qualitativi raggiunti dalle maestranze di questo territorio trovano le loro radici nell’antica e prestigiosa scuola dei “Calegheri e Zavateri”, una confraternita di artigiani veneziani, testimoniata sin dal 1268 con sede a San Tomà, che aveva il compito di accontentare i desideri del patriziato veneziano. Una simile clientela, sensibile ai capricci della moda, dell’arte e del bello in generale, ha sempre stimolato gli appartenenti di questa nobile arte a creare prodotti sempre più sofisticati, che ancora oggi permettono loro di distinguersi e di essere competitivi in tutto il mondo.

Un ulteriore momento cruciale per lo sviluppo dell’attività nella Riviera del Brenta si ha grazie all’intraprendenza di Giovanni Luigi Voltan, che, dopo un’ esperienza di lavoro in America, rientra in patria e fonda a Stra nel 1898 il primo calzaturificio italiano con una manovia automatizzata. Nel giro di pochi anni l’azienda ottiene un grande successo ed arriva ad assumere fino a 400 operai. Sarà proprio grazie a questa fruttuosa esperienza che molti capi reparto e operai volenterosi si metteranno in proprio, creando pian piano la rete di imprese che costituisce il distretto calzaturiero odierno.

La selezione di modelli esposti vuole testimoniare di questo passato glorioso, con una piccola ma preziosa raccolta di calzature antiche veneziane, e di due fra le più proficue collaborazioni fra il calzaturificio e le grandi maisons: quella con Yves Saint Laurent dal 1963 al 2000 e quella con Fendi dal 1991 al 2001.

Dal 2003 il calzaturificio Rossimoda e il complesso architettonico seicentesco di Villa Foscarini Rossi, che ospita il Museo della Calzatura, appartengono al gruppo finanziario del lusso LVMH (Louis Vuitton).

 

La Villa

Sulle rive del Brenta, le nobili famiglie veneziane costruirono dimore importanti per la villeggiatura, specchio della loro ricchezza e potenza. Secondo il costume aristocratico, i Foscarini chiamarono illustri architetti, come Vincenzo Scamozzi, Francesco Contini, Giuseppe Jappelli, pittori e decoratori, come Pietro Liberi e Domenico de Bruni, affidando loro il compito di creare e decorare una residenza che esprimesse l’importanza del casato, soprattutto da quando la famiglia aveva dato alla Serenissima un Capitano da Mar e un Doge.
Dopo un accurato restauro, che ha valorizzato le purissime linee architettoniche e gli importanti affreschi, l’intero complesso – Villa e Foresteria è stato aperto al pubblico, con l’intento di renderlo vivo cosi come era stato pensato e voluto dai nobili Foscarini; i saloni della Villa sono diventati sede museale, quelli della Foresteria ospitano convegni, meeting, ricevimenti, concerti, esposizioni.

 

La Foresteria

La Foresteria di Villa Foscarini-Rossi è costituita da un grande corpo centrale, oggi come in passato Salone delle Feste, nucleo originario della struttura, al quale sono state affiancate due grandi ali, unite da un porticato passante alla sansovina, e da una caratteristica mansarda, che offre spunti di grande suggestione. Il Salone, decorato da affreschi del 1652, può essere allestito sia per convegni, che per concerti, che per ricevimenti. Con le sale adiacenti, il piano terra può ospitare 320 persone. Villa Foscarini si propone come uno dei più interessanti centri congressi del Veneto: possiamo infatti contare sulle strutture alberghiere di Padova, Vicenza e Verona; sui tesori d’arte delle città vicine (Venezia, Padova, Vicenza e Verona) e su originali itinerari creati ad hoc per i congressisti e realizzati con tour operator di fiducia.

Villa Foscarini Rossi è una dimora viva e accogliente, perfetta per ogni incontro ed evento e fa parte del circuito Ville Card e Ville Card Plus (http://villawidmann.servizimetropolitani.ve.it/villecard-e-villecard-plus-2018/ )

 

 

VILLA FOSCARINI ROSSI  Via Doge Pisani 1/2   30039 Stra – Venezia – Italia

Villa Direzione e Segreteria:
Tel. +39 049 9800335    Fax +39 049 9801589    email: info@villafoscarini.it

Tel. e Fax Museo:
+39 049 9801091  email: infomuseo@villafoscarini.it