Qualche settimana fa mia figlia (15 anni) ha cucinato per me per la prima volta;  è stata una sua iniziativa, abbiamo comprato insieme gli ingredienti e poi in cucina le ho fatto da “assistente”, per la sua prima versione di spaghetti “alla carbonara”.

Inevitabilmente ho fatto delle considerazioni sul tempo che passa, cosi mi sono chiesto quando mia figlia mi preparerà anche il primo semolino o quando mi dovrà accompagnare (magari guidando lei!) da qualche parte per una visita medica.

Cerco – ma non è sempre facile – di godermi ogni momento trascorso con i miei figli, magari anche perché rimpiango di non essere potuto stare vicino ai miei genitori più di quanto avrei desiderato; e certamente non è facile riuscire sempre a comprendere le esigenze dei ragazzi di oggi, così diverse da quelle che avevamo noi alla loro età.

E’ sempre una bella sfida, sono momenti di confronto importanti dove a mio avviso lo sforzo di comprensione maggiore dobbiamo compierlo proprio noi genitori, provando a trattare in maniera adulta i nostri figli.

Ripeto, non è semplice, ma non esiste altra strada che provarci e riprovarci, sono sempre convinto che alla fine il buon senso prevarrà.

Infine, per soddisfare l’eventuale curiosità di qualcuno, la carbonara di Gio era ottima, migliore di quella che sono solito fare io.