Cari amici, oggi voglio regalarvi una recensione diversa. Parole e cinepresa per un ritratto della donna parigina.
Vi suggerisco il libro di Anne Plantagenet su “La vraie Parisienne” e il film ”Coeur en Hiver” di Claude Sautet del 1992, una delle pellicole più premiate in Europa. Pensate che sulla lapide del regista, scomparso proprio a Parigi nel 2000, c’è inciso: “Garder la calme devant la dissonance”.
E in questa sua dissonanza, tutta cinematografica, c’è il dolente ritratto di un malessere esistenziale che è disamore, la liberazione di un sentimento tra un liutaio e una giovane violinista. Questo film è un capolavoro di psicologia condotto con la misura dei classici e grazie alla musica di Ravel la trama ha la struttura di una partitura. In questa scansione di tempi e pause musicali c’è l’intensità della protagonista, Emmanuelle Beart.
Per me lei incarna l’essenza della donna francese. La sua biografia ci racconta che cresce in una fattoria della Provenza. Non è parigina ma per me è “parfaite”. Il glamour parigino è nei capelli che lei, nel film “Cuore in Inverno” porta raccolti dietro la nuca, ciocche disordinate su un incarnato perfetto che diventa impudico quando il rossetto rosso colora le sue labbra carnose e voluttuose. Nella pellicola di Sautet cammina avvolta nel suo “manteau” con sciarpe annodate sul collo scoperto e scarpe basse. Voilà, metà Reine Margot e metà Charlotte Gainsbourg.
Emmanuelle Beart è anche coraggiosa. Nel 1997 viene addirittura arrestata a Parigi per aver difeso i diritti dei “sans papiers”, gli immigrati di colore entrati in Francia illegalmente. Adoro questa attrice capace di grandi interpretazioni, avvolte nel chiaroscuro melanconico e intenso.
Si muove con raffinta eleganza. Nel film di Sautet il sentimento è prima un sussuro e poi un acuto stridulo del violino quando tocca le note alte del pentagramma per esprimere la passione. Una curiosità: nel film il partner di Emmanuelle Beart è Daniel Auteil. I due attori sono stati realmente legati nella vita e dalla loro unione è nata una figlia.
Trailer film Cuore in Inverno
Come si può negare il grande fascino di Emmanuelle Beart in questo film. E’ “Allure” della donna parigina che è “sexy, ammiccante ma allo stesso tempo spirituale”, scrive la scrittrice Plantagenet nelle tredici storie che danno vita al suo romanzo corale. Nel suo libro “ La vraie Parisienne”, ci sono le confessioni segrete delle protagoniste e i tredici racconti che sono quasi vibranti caricature della donna parigina alla ricerca della perfezione.
E’ un viaggio sincero e inquieto in cui emerge la solitudine, la paura di non essere all’altezza di quella leggenda che consacra le donne parigine a indiscusse divinità. Dee del buon gusto incarnato che la penna realistica e ironica della scrittrice, Plantagenet, tra l’altro bellissima, rende più umane e più mortali.
Provo a leggere un passo del libro. Perdonate il mio francese ma oggi voglio osare.



