Non camminerai più sola, di Lisa Wingate

“Le storie possono cambiare il mondo” scrive Lisa Wingate.

La scrittrice aggiunge: “ Ogni storia è un’ispirazione dalla vita e la scrittura è un viaggio di scoperta”. Il suo romanzo, “Non camminerai più sola”, prende spunto da un reale fatto di cronaca che nei primi anni del Novecento sconvolge l’ America. Un vero e proprio traffico di bambini rapiti e poi rivenduti a ricche famiglie americane. Siamo nello stato del Tennessee. La mente diabolica di questo mercato nero dell’ infanzia è una donna: Georgia Tann e la sua Tennessee Children’s Home Society.

Un orfanotrofio, in apparenza un’organizzazione caritativa, in realtà un lager dove i bambini vengono rinchiusi, seviziati e violati. Georgia Tann, e il suo compagno -si scoprirà da un’indagine statale- sono dei pedofili. Andate a vedervi le foto dell’epoca di questa donna: occhi vispi e piccoli dietro un paio di occhialetti, capelli ondulati, un viso apparentemente bonario. Nel suo libro, Lisa Wingate racconta la vita di quattro fratelli, portati via con la forza dalla loro abitazione galleggiante sul Mississipi e sottratti con l’inganno ai loro genitori naturali. Gente povera che vive sul fiume.

Inizia così il loro inferno all’orfanotrofio della signora Tann. Torniamo alla cronaca: tra il 1924 e il 1950 migliaia di bambini sono morti nella Tennessee Children’s Home. Si scopre che molti di questi piccoli ospiti sono nati dai pazienti del vicino manicomio, una ex piantagione, 1140 acri trasformati nell’ospedale psichiatrico dello Stato del Tennessee. Per ogni singolo bambino la Tann paga una cauzione di 7 dollari. Dal suo traffico di angeli innocenti, la donna, con l’aiuto di un giudice corrotto, riesce a fare un bottino di un milione di dollari. E’

un’affabulatrice -lo racconta anche Lisa Wingate nelle ultime pagine del romanzo- e diventa la confidente della First Lady Eleonor Roosevelt. Per tutti la Tann è una mecenate dell’infanzia abbandonata. Per tutti è la madre delle adozioni. In realtà si macchia di crimini orrendi. Lascia morire i bambini più problematici al sole, incustoditi dentro una macchina. Li stupra dentro uno sgabuzzino, li colpisce sul cuoio capelluto per non lasciare tracce.

La Tann, sceglie i candidati perfetti per le ricche famiglie americane che non possono avere figli. I suoi bambini sono quasi tutti biondi, occhi blu. Una selezione darwiniana dei migliori per l’adozione che frutta molti soldi e

l’appoggio e il coinvolgimento dei massimi nomi della politica. Durante una visita pubblica in una casa di cura per anziani, Avery Stafford, procuratore federale nella Carolina del Sud, bella e giovane, destinata a una brillante carriera politica come il padre, il senatore Wells Stafford, incontra un’eccentrica signora, dagli occhi di un azzurro tenue.

Labbra grinzose che tremano. La donna si chiama May Crandall. Un tempo era stata Rill Foss, prima di finire con i suoi fratelli, nella lista dei 5000 bambini rapiti dalla Signora Tann. Il viso di May innesca qualcosa in Avery. Apre una porta su un passato lontano. Avery si trova a scavare nelle pieghe di anni lontani che possono nascondere segreti e verità scomode per la sua famiglia. Scena dopo scena il mistero scrive una trama, forte e commovente, di 400 pagine.

Voglio lasciarvi con qualche curiosità sull’autrice. Definita una maestra della narrazione, Lisa Wingate, è nota per il suo impegno civile e vive nei Monti Ouachita in Arkansas. La sua maestra elementare, la signora Krackhardt, ne intuisce il talento e scrive sulla pagella che un giorno si aspetta di vedere il nome di Lisa sulle pagine dei giornali. Un’intuizione profetica. E sono ben trenta i romanzi che portano la firma dell’autrice, con un passato da giornalista televisiva e mamma premurosa.

“Non camminerai più sola” è uno di quei libri in cui si afferma l’amore e il rispetto per la vita. “Perché -dichiara la Wingate- siamo tutti obbligati ad aggiungere qualcosa di buono alla vita”. E lei con questo libro ci fa riflettere, mentre gli occhi si inumidiscono. Ci lascia, comunque, con la certezza che c’è sempre una nuova vita possibile con una nuova musica. “Sulla propria musica, scrive Lisa Wingate”.