Mi è capitato tra le mani “Sette storie di Natale”, firmato da Antonia Arslan e mi sono incuriosita. Lei è l’ autrice de “La Masseria delle allodole”, libro che racconta lo sterminio degli armeni in Turchia nel 1915.
Un volume tradotto in 21 lingue e diventato un film dei fratelli Taviani. Oggi la scrittrice ci regala, invece, 7 racconti natalizi. Per lei, la settimana del Natale è il tempo delle storie.
Come il ricordo di suo padre, chirurgo armeno, che si prendeva cura dei suoi pazienti anche durante le feste. Per l’autrice, che vive a Padova, il Natale è la stagione della ciambella imbevuta di sciroppo, condita con pere caramellate. Il Natale è il risveglio.
Una stagione per reimparare a vivere proprio come è stato per lei, sopravvissuta alla malattia e al coma. Il ritorno alla vita -dichiara- è un incanto tra colori, angosce e speranze. Confessa di aver riscoperto il senso della vita che sta in un bicchiere sempre mezzo pieno. Tutto scorre in questi 7 racconti delle feste.
Uno in particolare, “Le colombe di Khor Virab”, è il preferito dall’autrice.
Khor Virab è uno dei più importanti monasteri armeni da cui si può osservare il Monte Ararat, sempre innevato, simbolo della civiltà armena ma che resta nei confini turchi, quindi imprendibile e irraggiungibile.
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