Rieccomi in questo anno nuovo-nuovo di zecca in compagnia dell’omino più gentile, sagace e dalla testa più grossa che conosca! Si chiama Dadgad ed è il protagonista delle vignette di Beppe Beppeti: un quintale di fantasia, una famiglia che ama con, annesso, cagnetto dolce e furbillo. Beppe crea per passione e per mestiere da oltre 20 anni. Pubblica vignette, strisce, libri. Ne combina di tutti i colori (vedere https://www.beppebeppetti.com per credere!) e io gli ho fatto tre domande!
D: – Iniziamo dalle presentazioni, chi è l’omino con la testa grossa?
R: – L’omino con la testa tonda e grossa si chiama Dadgad. Prende il nome da un tipo di accordatura per la chitarra. Nome nato per caso come per caso è nato il personaggio. Mi serviva un protagonista per le mie vignette che fosse semplice ed immediato da disegnare. Un personaggio che potesse far dire “questo lo potevo disegnare anch’io” (anche se spesso, come tutte le cose semplici, poi non si rivelano esattamente semplicissime). Un personaggio che potesse concentrare in poco spazio le espressioni da realizzare con pochi tratti. Così, dopo lunghe variazioni è nato Dadgad. Variazioni di cui ne parlo nel libro “Una lettera disegnata”, ormai esaurito e nel libro “da 1 a 100” – libro a tiratura limitata con dedica personalizzata (Reperibile sullo shop etsy: LaBottegaGrafica). Personaggio che ha trovato spazio anche in una raccolta di 365 vignette: ”Dadgad 365” che si può trovare su Amazon. Insomma, un personaggio tuttofare che si presta a diverse situazioni. Mi diverto molto con lui! 🙂
D: – Dadgad non è mai volgare, gli riesce naturale o deve trattenersi? Dopotutto, oggi, se ne sparano di grosse, eh!!
R: – La volgarità, che forse una volta era trasgressiva, ormai è diventato uno strumento acchiappalike. Questa ricerca del facile consenso non mi è mai piaciuta. Meglio cercare di comunicare quello che si vuole dire con altri strumenti. In questo modo si riesce veramente a dire di tutto, magari mascherandolo dietro a una battuta. Così il lettore se vuole può cercare altri significati nascosti sotto la battuta che si trova al livello superficiale della vignetta. Ma è un metodo che utilizzo con tutte le vignette, non solo quelle legate a Dadgad.
D: – Ogni giorno per l’Edicola Fiore hai preparato una vignetta che veniva esposta su cartelloni e fatta vedere al pubblico: temi di attualità affrontati con il motto della trasmissione di Fiorello. Anche in questo 2018 farai parte del “magico team”?
R: – Non so se quest’anno Fiorello farà ancora l’Edicola Fiore. Nel caso, sarei felicissimo di partecipare anche se in minima parte con le vignette. E’ stata un’esperienza divertentissima.