Si tratta di un luogo sorprendente, eccezionale, insospettabile nella  Francia profonda,  nel dipartimento  precisamente nella località detta Padirac abbiamo un abisso di 35 metri di diametro, profondo 103 metri con una riviera sotterranea di 40 Km. E’ possibile visitarlo  su oltre 1 km, si tratta del sito sotterraneo più visitato di Francia con oltre 400 mila visitatori all’anno. Dà  lavoro durante la stagione turistica a 85 persone. Di grande interesse e soprattutto così’ inabituale e speciale per gli appassionati (é tra le 100 più lunghe cavità sotterranee naturali nel mondo)
Ovviamente si presta a mille leggende. Si racconta ad esempio che San Pietro passava di là accompagnato da un mulo in cerca di anime da salvare e il diavolo invidioso lo raggiunge, batte un piede per terra e apre l’abisso….San Pietro salta sul mulo che lo porta immediatamente in salvo dall’altra parte (nella roccia abbiamo le tracce degli zoccoli del mulo) allora il diavolo arrabbiato non stà attento e ci cade dentro. Da allora si dice che sia uno degli ingressi dell’inferno.
Nel 1889 lo speleologo Alfred Martel (padre della speleologia moderna) scopre una riviera sotterranea, riesce ad acquistare il terreno e ad aprire il sito al pubblico. Sappiamo con certezza che le visite sono aperte ed il sito é recensito dal 1898, poi nel 1900 con l’elettricità sarà ancora più facile gestire l’affluenza dei turisti . Nel 1930 viene istallato l’ascensore che permette la discesa, poi si continua a piedi e si finisce su una barca. I curiosi certo non mancavano e non mancano neanche oggi, se non prenotate non siete sicuri di poter entrare vista l’affluenza in continuo aumento.
Due volte all’anno organizzano delle spedizioni di una settimana alle quali partecipano specialisti di tutto il mondo, non possono mai essere soli ma sempre insieme a qualcuno per questioni di sicurezza, per essere autonomi hanno bisogno di circa 30 Kg di materiale ciascuno…….8 giorni sottoterra, senza riferimenti temporali e “fuori dal mondo”.
Si tratta di un luogo sorprendente, eccezionale, insospettabile nella  Francia profonda,  nel dipartimento  precisamente nella località detta Padirac abbiamo un abisso di 35 metri di diametro, profondo 103 metri con una riviera sotterranea di 40 Km. E’ possibile visitarlo  su oltre 1 km, si tratta del sito sotterraneo più visitato di Francia con oltre 400 mila visitatori all’anno. Dà  lavoro durante la stagione turistica a 85 persone. Di grande interesse e soprattutto così’ inabituale e speciale per gli appassionati (é tra le 100 più lunghe cavità sotterranee naturali nel mondo)
Ovviamente si presta a mille leggende. Si racconta ad esempio che San Pietro passava di là accompagnato da un mulo in cerca di anime da salvare e il diavolo invidioso lo raggiunge, batte un piede per terra e apre l’abisso….San Pietro salta sul mulo che lo porta immediatamente in salvo dall’altra parte (nella roccia abbiamo le tracce degli zoccoli del mulo) allora il diavolo arrabbiato non stà attento e ci cade dentro. Da allora si dice che sia uno degli ingressi dell’inferno.
Nel 1889 lo speleologo Alfred Martel (padre della speleologia moderna) scopre una riviera sotterranea, riesce ad acquistare il terreno e ad aprire il sito al pubblico. Sappiamo con certezza che le visite sono aperte ed il sito é recensito dal 1898, poi nel 1900 con l’elettricità sarà ancora più facile gestire l’affluenza dei turisti . Nel 1930 viene istallato l’ascensore che permette la discesa, poi si continua a piedi e si finisce su una barca. I curiosi certo non mancavano e non mancano neanche oggi, se non prenotate non siete sicuri di poter entrare vista l’affluenza in continuo aumento.
Due volte all’anno organizzano delle spedizioni di una settimana alle quali partecipano specialisti di tutto il mondo, non possono mai essere soli ma sempre insieme a qualcuno per questioni di sicurezza, per essere autonomi hanno bisogno di circa 30 Kg di materiale ciascuno…….8 giorni sottoterra, senza riferimenti temporali e “fuori dal mondo”.
Il 16 ottobre 2014 hanno effettuato una traversata sotterranea di 20 km e ci sono volute 40 bombole d’ossigeno per poterla realizzare e soprattutto 6 mesi di preparazione per abituare il corpo umano alle particolari condizioni di vita sotterranea.
“Dalle caverne preistoriche alla metropolitana, sotto i nostri piedi esiste un “altro mondo”, affascinante e un po’ nascosto” (E.Bauer,  G. Caprara)
Il 16 ottobre 2014 hanno effettuato una traversata sotterranea di 20 km e ci sono volute 40 bombole d’ossigeno per poterla realizzare e soprattutto 6 mesi di preparazione per abituare il corpo umano alle particolari condizioni di vita sotterranea.
“Dalle caverne preistoriche alla metropolitana, sotto i nostri piedi esiste un “altro mondo”, affascinante e un po’ nascosto” (E.Bauer,  G. Caprara)