La mia prima gita scolastica, più di 40 anni fa, ebbe come destinazione Venezia. Frequentavo la III media.

Cosa ricordo di quella gita ?
Anzitutto la pioggia; rimanemmo a Venezia tre giorni e non smise mai, ma proprio mai, di piovere.
Poi ricordo che un mio compagno di scuola che non partecipò alla gita in quei giorni perse il papà, che stava male da tempo.
Ma soprattutto il mio ricordo è legato ad una forte delusione personale; una bellissima compagna di cui praticamente tutta la parte maschile della classe era innamorata, all’ultimo minuto non prese parte alla gita.
Avevo preparato un dettagliato piano…per rivelarmi a questa ragazza ma la sua assenza (causa: morbillo!!!) mi spiazzò, mando all’aria il mio programma e anche dopo la gita – perduta quell’occasione – non fui capace di dirle che mi piaceva un sacco.
Subito dopo la scuola media ci siamo persi di vista e non ci siamo mai più frequentati.
Alle volte, fantasticando, dico che sarebbe bello poter tornare indietro nel tempo, fare delle scelte diverse e vedere, come in un film, come si sarebbe evoluta una certa situazione. In qualche caso sarebbe sufficiente mandare avanti il “nastro” per una quindicina di minuti, in altri casi per un periodo più lungo, magari per trascorrere ancora qualche ora con chi non hai più vicino a te.
La mia non è insoddisfazione per la mia situazione attuale, è proprio che sono semplicemente curioso di vedere “come sarebbe andata a finire se…..?”.
In fondo, anche questo è un po’ sognare, e i sogni – a mio avviso – contribuiscono a rendere più leggero il nostro quotidiano che altrimenti, presi da mille incombenze, scadenze, regole, divieti e chi più ne ha più ne metta, sarebbe piuttosto vuoto e privo di significato.



