Oggi vi porto in una palude che si trova a circa 30 km da Sylhet, una città nel distretto nord-orientale del Bangladesh confinante con la regione dell’India chiamata Meghalaya.
Si chiama Ratargul ed è con i suoi 500 acri di superficie la più grande palude d’acqua dolce circondata da una foresta dell’Asia.
Sylhet dista solo mezz’ora di volo da Dhaka, l’areo rimane l’unica alternativa sicura e veloce per raggiungere le maggiori città del Bangladesh. L’alternativa più sicura sarebbe il treno ma ci impiega sei ore. Gli autobus interregionali sono da scartare a priori se ci tenete alla vostra vita.
Da Sylhet, viaggiando su un’auto privata, fra strade secondarie, circondate da campi di grano, risaie e stagni per la coltivazione dei pesci, ci si arriva in un’ora e mezza.
Purtroppo questa non è la stagione ideale per visitare questa regione del Bangladesh. Il periodo ottimale sarebbe fra giugno e luglio, quando il paesaggio piuttosto arido che vedete nel video diventa verdissimo con le piogge monsoniche e le fronde rigogliose degli alberi si abbracciano le une con le altre a campana lungo la strada.
Anche per visitare la palude non è il periodo migliore perchè il livello dell’acqua scende di circa 5 metri, le radici degli alberi sono scoperte e si viaggia sulle barche sotto il sole quando invece durante i monsoni l’intero percorso è all’ombra degli alberi e i raggi del sole filtrano qua e la’ creando bellissimi giochi di luce.
Nell’area vivono numerose specie animali compresi serpenti di varia grandezza, manguste, scimmie, aironi, martin pescatori, avvoltoi. Ovviamente, di questi, non ne abbiamo visto neanche uno. Speravo di avere un incontro ravvicinato con qualche coccodrillo ma a quanto pare Ratangul non è la loro dimora ideale. Meglio cosi.
Il percorso in barca dura un’oretta. Al centro della palude è stata costruita una torre dalla quale si può vedere per esteso l’intera palude. Nella zona non ci sono ne alberghi ne punti di ristoro se non le solite baracche in lamiera acchiappaturisti per chi vuole il tradizionale bicchiere di tè col latte.
Finita la visita bisogna dunque fare ritorno a Sylhet o proseguire ancora più a nord per visitare altre attrazioni turistiche di cui vi parlerò magari la prossima volta.
La cena in un ristorante locale con riso e vari tipi di bhorta (pesce essiccato, gamberetti, lenticchie o verdure quali melanzane, pomodori, patate bollite, schiacciate e poi condite con una buona dose di cipolla, peperoncino e mostarda). Per me naan e pollo tandoori per andare sul sicuro.
Ci sono dei posti meravigliosi in Bangladesh da visitare se solo, come ho detto più di una volta, le infrastrutture fossero migliori anche perchè il senso dell’accoglienza non manca; la gente si fa in quattro per aiutarti, ti offre le cose migliori che ha e se non le ha le va a chiedere in prestito da qualcuno pur di non deluderti e al viaggiatore non basterà che un po’ di spirito di avventura per godersi il paese e la sua gente senza condizioni.