Ogni anno a Roma si festeggiano serate dedicate al Cinema presso l’Auditorium. Sono serate mondane con tanto di carpet rosso, vip di ogni qualità e di ogni genere, insomma c’è di tutto di più. Quelle sono serate dove e’possibile incontrare gente dello spettacolo.

Quella sera, in compagnia di mio marito, eravamo elegantissimi. Io con abito lungo, borsettina scintillante, capelli rigorosamente ben sistemati dal parrucchiere. In compagnia di alcuni amici, abbiamo percorso il fatidico tappeto rosso. Non ero affatto a mio agio, mi sentivo osservata ed inadeguata.

Arrivati al traguardo, ci siamo guardati intorno. C’erano belle donne, tutte molto giovani con scollature evidenti e tacchi vertiginosi. Gli uomini che le accompagnavano, invece, alquanto insignificanti per i miei gusti…

 

Quando siamo arrivati sugli ultimi gradini, ho atteso impaziente l’orario di apertura delle porte centrali. Proiettavano la prima di un film che si è poi rivelato, per tutti noi, una grande delusione e una mezza  fregatura!

Così, mentre ci si guardava intorno, un’ occhiatina a destra, un’altra sinistra, riconosco la splendida Marina Ripa di Meana. Come spesso mi succede, quando vedo persone che mi piacciono, non ci penso due volte, mi avvicino e la vado a salutare. Era in compagnia di suo figlio Andrea, così li ho salutati e le ho fatto i sinceri complimenti per quanto era bella ed elegante. Portava un vestito rosso longuette con delle piume di struzzo nere appoggiate su una spalla. I suoi capelli con un taglio sbarazzino incorniciavano un viso incantevole. Vi assicuro, era la più bella tra tutte le donne presenti nel parterre. Era sotto braccio a suo figlio adottivo da lei tanto adorato. Anche lui, mentre mi ascoltava, mi sorrideva. Mi sono accorta di quanto le volesse bene e quanta premura nei suoi dolci occhi. Da padrone di cani che siamo entrambe, le ho chiesto dei suoi carlini, anzi dei suoi babbatini, così li chiamava.

Le ha fatto molto piacere quella sera ricevere i miei complimenti, me lo ha detto e ribadito! Sicuramente nella sua pazza e movimentata vita, quella signora tanto originale ne ha ricevuti tanti di complimenti, ma riceverli quella sera da una sconosciuta, quale ero io, le ha riempito il cuore. Ha accennato al suo stato di salute ed io l’ho incoraggiata con sorrisi e complimenti, tenendole le mani minute che indossavano un anello grande quanto una noce. È stata così elegante nel ricambiare quei complimenti dicendomi che ero molto carina ed affettuosa.

 

Abbiamo parlato dei nostri “babbatini” e ci siamo salutate come due care amiche. Sono tornata con un sorriso a cento denti da mio marito, e, se pure il film non è stato dei migliori, quella serata la porterò sempre nel mio cuore perché ho incontrato una donna unica, splendida, amorevole.

 

Ciao fantastica Marina. A presto. Saluto tutti i tuoi amati babbatini.