Nel famoso cimitero di Parigi, fra le migliaia di tombe c’é anche quella di Gerda Pohorylle, detta Taro, un vero personaggio che trovò la sua vocazione a Parigi. La stessa vocazione che la porto’ alla morte a soli 26 anni.
Nata in Germania nel 1911, la lascia quando il nazismo prende il potere (é ebrea), viene a vivere nella capitale francese e proprio nel quartiere di Montparnasse. In quel periodo si potevano facilmente incrociare artisti di varie nazionalità e fu così che incontrò un altro rifugiato straniero e senza un soldo, colui che diventerà il famoso fotoreporter americano Robert Capa.
Lui non si chiamava ancora così e non era certo americano, ma ungherese. Fu lei, Gerda a inventarne lo pseudonimo e la nazionalità, creando così il mito che diventerà leggenda.
Lui le insegna ad usare la macchina fotografica, la mitica Leica che diventerà il loro strumento di lavoro. Come Bonnie e Clyde diventano inseparabili, una grande storia d’amore che li porta a lavorare insieme e ad immortalare scene di guerra che diventeranno storiche…..saranno uniti fino alla morte. Lei muore in Spagna nel 1937, a soli 26 anni mentre svolge la sua missione e Robert Capa morirà 12 anni dopo sempre in guerra.
Nel 2008 sono state trovate tante foto di Gerda per puro caso e si é scoperto che molte furono attribuite a Robert Capa che é diventato famoso.
Il funerale di Gerda Taro si svolge a Parigi il 1° agosto 1937 (quel giorno era proprio la sua data di nascita, avrebbe compiuto 27 anni), una folla enorme vi assiste, giornalisti, politici e tantissimi parigini, Pablo Neruda farà l’elogio funebre e soprattutto Robert Capa in lacrime in prima fila.
La tomba la disegna Alberto Giacometti su richiesta di Louis Aragon, l’unico ornamento ne é il falco Horus.
E’ morta come ha vissuto: completametne libera.