Joaquin Salvador Lavado Tejon o, più semplicemente in arte, Quino. Per tutti è il creatore di Mafalda, la bambina con i capelli arruffati, che odia la minestra, (metafora delle ingiustizie) e vuole curare il mondo malato. Il fumettista argentino la pensa per pubblicizzare una marca di lavatrici, ma il compito di Mafalda si rivela molto più ambizioso. Diventa la paladina della democrazia, della libertà di espressione, dà voce alle donne e nel 1976 l’Unicef la sceglie addirittura come portavoce dei diritti dell’infanzia.
Quino ci lascia all’età di 88 anni, nella sua casa di Mendoza, dopo essere stato cittadino del mondo con le sue strisce, le sue illustrazioni, i suoi disegni e le sue vignette su Mafalda, saggia e contestatrice, pacifista e polemica, eroina del nostro tempo e senza tempo, che fa sorridere e riflettere intere generazioni. “Lo piangeranno tutti gli uomini buoni, in Argentina e altrove”, commenta così la scomparsa di Quino, il suo storico editore, Daniel Jorge Divinsky. Sì, perchè tutti sanno che Quino è di animo gentile e, in virtù di questo, anche osservatore critico di una società che lo fa arrabbiare, pensatore libero di fronte ai fatti che negli anni ’70 sconvolgono il suo Paese, l’Argentina.
“Se Mafalda fosse vissuta durante la dittatura militare sarebbe stata una “desaparecida in più”, lo rivela Quino in un’intervista all’Ansa. La bambina portena ( questo è il soprannome degli abitanti di Buenos Aires) è la figlia di tutte le coscienze sensibili, la bambina che si confronta con le storture della società e si scontra con le menti chiuse, che purtroppo “hanno sempre la bocca aperta”. Quino se ne va in questo 2020, anno che tutti vorremmo cancellare e che invece sarà ricordato come l’avverarsi delle paure di Mafalda, che sono anche quelle per l’inquinamento, per lo sfruttamento ambientale, dettato da logiche di profitto e da cui dipende l’aggravarsi delle diseguaglianze sociali.
La natura oggi si ribella e lascia scappare un virus che fa il giro del mondo. Solo in Argentina il Covid ha fatto oltre 16.000 morti. Il paese latino- americano è al decimo posto al mondo per numero di contagi. In qualche modo l’umanità uscirà da tutto questo, (la storia ci insegna) e ci si chiede allora se sarà capace di essere migliore. Quino o Mafalda, visto che sono la stessa cosa, risponde: ” Si può fare la rivoluzione, ma la gente non cambia”. Un giudizio forse un po’ amaro, ma sicuramente vero. Chissà, che da lassù, la prospettiva non sia migliore!