
Fra pochi giorni in Francia le scuole potranno accogliere di nuovo i bambini. L’11 maggio rientrano gli insegnanti, il 14 gli asilo nido, le scuole materne e elementari. Per le altre non si sa ancora. Devo precisare inoltre che le scuole non hanno MAI chiuso, in realtà durante tutto il periodo di confinamento hanno accolto i figli di tutti coloro che lavoravano per noi. La priorità é stata data ai figli del personale medico. Ecco perché martedì 5 maggio il presidente della Repubblica si é recato in una scuola elementare nella periferia di Parigi per parlare con i bambini. Ha chiesto se qualcuno di loro sapeva di persone che hanno preso il virus. Un bimbo ha risposto sì e ha dato nome e cognome. Il presidente ha chiesto se la persona sta meglio. Il bimbo ha risposto: é morto! Sono i figli di chi ogni giorno combatte contro la malattia nella regione più colpita di Francia…eppure la risposta lo ha spiazzato.

Le scuole non possono accogliere tutti e non tutti vogliono mandare i loro figli a scuola, allora si dà la scelta alle famiglie. La priorità va ai genitori che lavorano e ai bambini in difficoltà. Non tutti riescono a seguire con l’insegnamento a distanza.
Il sindaco di Parigi dice che la città accoglierà solo il 15% dei bambini dovendo rispettare tutte le nuove regole sanitarie. Per i bimbi a casa si continua con l’insegnamento a distanza e ovviamente saranno i genitori a dover seguire il figlio. Insomma, scuola sì o scuola no? E’ la domanda del momento…Chi ha la scelta ci sta riflettendo, ma chi purtroppo non ha scelta può contare su un luogo per poter lasciare il figlio, con almeno un pasto al giorno garantito. La vita continua….tutti i dettagli li avremo fra pochi giorni e cominciamo già a temere, ma anche ad assaporare l’idea di poter uscire senza l’autocertificazione.
“Do remember they can’t cancel the Spring” (David Hockney)



