Venduta come un vecchio rottame…e ha funzionato! Totò cercò di vendere la fontana di Trevi, ma solo in un film, invece qualcuno nella realtà ha venduto la Torre Eiffel di Parigi. Un esempio di come a volte la realtà può superare la finzione.

Siamo nel 1925 un certo Victor Lustig di professione truffatore ha la brillante idea di vendere al chilo il ferro della Torre visto che tutti i giornali parlano del fatto che sarà smontata a breve. Le critiche sono tante e persino il Presidente della Repubblica interviene contro la torre. Sembra inevitabile, vogliono eliminarla.
Elegantissimo, giacca, cravatta e cappello, cambia nome all’occorrenza, educato, carismatico, parla perfettamente 5 lingue, per anni ha rubato sulle grandi navi da crociera, giocatore e baro a New York, viene a Parigi negli anni ’20 “les années folles” e organizza la truffa del secolo: vendere la tour Eiffel.
Documenti falsi e vari complici, si fa passare per un rappresentante dello Stato francese. Convoca in uno dei più belli alberghi di Parigi i più importanti rottamai della provincia e fa alzare il prezzo al massimo. Un certo André Poisson ci casca, propone anche di corromperlo e gli dà una busta sottobanco per fagli vincere l’appalto. Funziona…prende la busta, l’anticipo sulla vendita e il nostro Victor scompare dal paesaggio parigino.
Poisson (che vuol dire pesce) si accorge della truffa, ma…non sporge denuncia, ha troppo paura della figuraccia, si rende conto che tutti lo prenderanno in giro…quindi tace, beffato e castigato. Ad oggi non sappiamo neanche esattamente quanti soldi ha dato al truffatore.

Intanto il nostro Lustig continua la sua carriera, ne troviamo traccia a Vienna poi in America. Finalmente sarà arrestato per altri reati e messo nella famosa prigione di Alcatraz dove incontra il famosissimo Al Capone.
Il 9 marzo 1947 muore in seguito ad una polmonite.



