Perché la storia é importante? Perché ci spiega chi siamo e in che direzione ci stiamo muovendo. Per evitare di fare gli stessi errori, ma spesso la si dimentica, la si abbandona, la si reputa inutile…e la vita segue il suo corso inevitabilmente. Esattamente 100 anni fa l’11 novembre 1918 si é firmato un  documento che poneva fine alla  Prima Guerra Mondiale.
 
Ecco perché a Parigi per questo anniversario c’erano ben 70 rappresentanti di paesi, 70 persone che rappresentavano milioni di  famiglie di chi si é battuto, chi é stato ferito, morto o disperso. La cerimonia più commovente per me non é stata quella dell’11 novembre all’Arco di Trionfo, ma quella del giorno prima, quando il presidente francese Emmanuel Macron si é recato insieme al cancelliere tedesco Angela Merkel nella foresta di Compiegne. Insieme…sul sito dove fu firmato alla 5:15 del mattino il famoso documento.
 
La storia si studia, non si dimentica. Perché nella foresta e per di più in un vagone ristorante? Forse per discrezione, per evitare ulteriori problemi. I tedeschi furono obbligati a firmare quella resa totale. Hitler lo sapeva e quando solo 20 anni dopo ritorna alla carica é proprio sullo stesso vagone che farà firmare ai francesi (Pétain) il 22 giugno del 1940 il documento che sancisce l’inizio della collaborazione francese con il Terzo Reich.
 

 
Lo stesso Hitler che durante la prima guerra mondiale aveva combattuto ed era stato sconfitto, volle assolutamente sedersi sul vagone nello stesso posto che 20 prima aveva occupato il Maresciallo Foch, francese e quindi vincente. Lo stesso Foch che quando si firmerà il trattato di Versailles nel 1919, vista l’umiliazione inflitta ai tedeschi dirà: “Questo non é un trattato di pace, é un armistizio, valido per al massimo 20 anni”. La storia gli darà ragione….non basta vincere per ottenere la pace.
 
Hitler decide di portare il vagone a Berlino e sarà distrutto in seguito a un bombardamento degli alleati, quello che oggi si può vedere in foresta è una copia e all’interno é stato rifatto esattamente com’era quell’11 novembre. Dei manichini indicano esattamente dove erano seduti i protagonisti. Pochi lo vanno a visitare e ancora meno ne conoscono l’esistenza, eppure il vagone é aperto al pubblico sempre in mezzo alla stessa foresta di Compiegne. 
 
L’11 novembre alle ore 11 ufficialmente si finiva di combattere anche se sappiamo che nella realtà si continuerà  ad uccidere ancora per mesi…ed é per commemorare tutti i morti che sulla tomba del milite ignoto sotto l’ Arco del Trionfo si sono riuniti tutti i capi di stato….un soldato sconosciuto della Prima Guerra Mondiale che da solo rappresenta i 19 milioni di morti , senza contare i feriti e i mutilati. 
 
 
La storia insegna, ma noi siamo pessimi allievi.