Ci siamo di nuovo….un altro 14 luglio, festa nazionale francese per eccellenza con tanto di parata militare e fuochi d’artificio…..ma quest’anno come lo scorso anno non c’é proprio aria di festa. Liberté, égalité, fraternité, il famoso motto francese, sembra messo in sordina, tutti distratti da questa crisi sanitaria che sembrava ridimensionata ma che invece torna alla ribalta. Che fare? Partire in vacanza? Andare all’estero, restare nel proprio paese? La ripresa economica sembra proprio lenta e veramente tanto attesa da tutti. In piena incertezza il presidente francese, Macron, il 12 luglio alle ore 20 si é rivolto ai francesi dando delle nuove disposizioni.

Dal 21 luglio per accedere nei luoghi chiusi con più di 50 persone occorre il famoso green pass. Quindi per accedere ai musei, cinema, anche solo ristoranti e caffè……tutti gli over 12 anni devono mostrare di essere vaccinati oppure avere un tampone negativo. Da agosto idem per accedere nei centri commerciali, ospedali, case di riposo e per i viaggi in aereo, treno e pullman. Ci ha annunciato una terza dose del vaccino prevista per settembre. Una volta poi ripresa la scuola saranno organizzate campagne vaccinali presso le scuole medie e superiori per velocizzare la vaccinazione dei minorenni.

Per « convincere » tutti a collaborare ha dichiarato che da settembre i tamponi non saranno più gratuiti, ma a pagamento. Bisogna dire che fino ad ora siamo stati fortunati, il tampone era gratuito per tutti, francesi o stranieri, in qualunque punto della Francia. Ha concluso dicendo che da settembre ci sarà l’obbligo del vaccino solo per chi lavora in ospedale, case di riposo o a contatto con persone « fragili ». Per gli altri non é obbligatorio, ma bisogna farlo se vogliamo viaggiare, andare a teatro, cinema o in un museo o anche solo a bere un caffè tra amici in un bar qualunque…..insomma siamo liberamente obbligati a vaccinarci al più presto, tutti e tutte. Ciò ha scatenato una serie di malcontenti in tutta la Francia, fino ad ora sembrava intoccabile la libertà di poter vaccinarsi o meno.

Per non rovinarci la festa del 14 luglio la dichiarazione l’ha fatta due giorni prima….allora buon 14 luglio….pensiamo a quello del 1789 che finì in effetti in un bagno di sangue e porto’ a quello che chiamiamo Rivoluzione Francese. L’anno successivo ci fu la prima festa della federazione, un anno dopo la presa della bastiglia il popolo festeggiava. Oggi abbiamo forse poco da festeggiare, ma il 14 luglio torna inesorabilmente ogni anno per ricordarci il passato che ci ha portato a questo presente e ci consente di sperare in un futuro sicuramente migliore. Speriamo nel domani……..liberté, égalité, fraternité.